la vertenza silba

I lavoratori si affidano ai legali

La decisione al termine di un’assemblea: troppi stipendi arretrati

Sale la tensione tra i lavoratori della Silba, la società che gestisce le case di cura Villa Alba a Cava e Villa Silvia e Centro Montesano a Roccapiemonte. Nel corso dell’assemblea di ieri, i dipendenti hanno deciso di adottare la linea dura e di intraprendere le vie legali per ottenere il pagamento degli ultimi quattro stipendi.

Amareggiati per la piega che sta prendendo la questione sono i sindacati di settore, che in passato hanno incoraggiato i lavoratori ad accettare i contratti di solidarietà proposti dagli amministratori della società. «La questione della Silba sembra non avere fine – ha detto il segretario provinciale della Uil Funzione pubblica, Antonio Malangone – Da diversi mesi il credito che vantano i lavoratori oscilla tra i tre e i quattro stipendi e a questo punto l’assemblea non ha potuto fare a meno di decidere di procedere per via giudiziaria, attraverso gli avvocati che metteranno a disposizione le organizzazioni sindacali. Ci riserviamo di accertare in un momento successivo, attraverso l’instaurazione di un processo ordinario, la tutela delle eventuali ragioni del debitore».

Malangone ha anche criticato duramente l’amministrazione comunale per il modo in cui sta affrontando la problematica. «I dipendenti continuano a sentire i loro diritti calpestati in una lotta che, tra alti e bassi, dura da circa sei anni - ha continuato - Le istituzioni, poi, rispondono malamente alle istanze dei lavoratori». Il sindacalista della Uil ha, infine, concluso: «Stamattina (ieri, ndr.) gli amministratori della Silba hanno garantito all’assessore alle Politiche sociali, Vincenzo Lamberti, che pagheranno almeno due mensilità, ma io a questo punto sono diffidente e aspetto di vedere se questa promessa si concretizzerà».

Alfonsina Caputano

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