I ladri svaligiano una villetta a Prato

Hanno divelto una grata di ferro e portato via oggetti in oro e gioielli tra cui una spilla di grande valore

Ennesimo furto venerdì sera in località Prato, questa volta ad essere stata svaligiata è stata l’abitazione della giornalista e conduttrice televisiva, Maria Rosaria Sica, e del marito, l’imprenditore Emanuell Marandino. I ladri, due di grossa corporatura con in testa un cappuccio si sono intrufolati nella villetta di famiglia poco dopo le 18, hanno prima neutralizzato il cane prendendolo a calci e subito dopo si sono diretti verso una finestra posta nel cortile con a protezione una robusta grata in ferro divelta però in poco tempo.

Tra l’entrata, il furto e l’uscita, il tempo registrato dalle telecamere collocate all’interno del perimento della proprietà è stato di circa dieci minuti. Più che un furto una vera “azione militare”. Il bottino si aggira intorno a diverse migliaia di decine di euro; i ladri hanno portato via anche una preziosa spilla di Cartier dal valore di oltre 30mila euro nonché monili e oggetti d’oro dall’immenso valore affettivo.

La notizia del colpo è stata postata su Facebook dagli stessi coniugi, e in poco tempo la notizia è rimbalzata da una parte all’altra della città. Ancora una volta località Prato è meta preferita dai criminali che sfruttano la scarsa illuminazione, l’assenza della videosorveglianza comunale, nonché le dimensioni della zona, con i suoi diversi punti di accesso che rendono il controllo difficile da attuare. Ma nel corso degli ultimi mesi sia il centro della città che le periferie sono state messe in ginocchio dalla grande mole di furti che costantemente sono stati messi a segno in tutte le ore del giorno e della notte incluse le festività. Nelle campagne poi ci si prova a difendere con la videosorveglianza, con i cani di grossa taglia e i sistemi di allarme molto complessi e tecnologicamente avanzati, ma ad oggi nessuna di tutte queste misure si sono dimostrate valide per contrastare questi abili ladri spesso acrobati.

La paura è tanta e il pericolo di diventare bersaglio di ladri di professione o di sbandati della microdelinquenza ha generato uno stato di paura collettiva che in qualche occasione impedisce alle persone, soprattutto anziani, di uscire dalle abitazioni anche solo per fare la spesa o recarsi dal medico per una ricetta. La videosorveglianza sul territorio comunale non è operativa e tra fasi di collaudo e autorizzazioni ministeriali varie i tempi non sono ancora chiari e definibili. L’unica certezza è la presenza costante delle forze dell’ordine che pur vigilando attentamente l’intero territorio non possono comunque essere ovunque e in ogni casa.

Gerardo Sorgente

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