I ladri a Pagani rubano nella chiesa del Carmelo

PAGANI. Colpo alla chiesa della Madonna delle Galline: ieri mattina ignoti sono entrati nel salone della Nunziatella, sul lato della chiesa della Madonna nel cuore della città, approfittando dell’asse...

PAGANI. Colpo alla chiesa della Madonna delle Galline: ieri mattina ignoti sono entrati nel salone della Nunziatella, sul lato della chiesa della Madonna nel cuore della città, approfittando dell’assenza del priore, forzando l’ingresso e portando via trecento euro in contanti.

Qualcuno, probabilmente appostato nelle vicinanze, ha atteso il momento buono, con la sala vuota per le visite al cimitero, per introdursi nella pertinenza e mettere le mani sulla somma di denaro. I soldi erano suddivisi tra un cassetto e un mobile, in banconote di vario taglio e spiccioli. Il ladro ha completato il furto senza che nessuno si accorgesse di nulla, passando inosservato nel normale viavai della piazza che contorna il municipio. La malefatta è stata scoperta soltanto dopo, quando il priore è tornato nelle stanze accompagnato dal suo vice e si è reso conto dell’ammanco. Sul posto sono intervenuti in poco tempo i carabinieri della tenenza di Pagani, guidati dal tenente Iannelli, per i rilievi e la denuncia successivamente presentata contro ignoti, col coordinamento del sostituto procuratore di Nocera Inferiore Ernesto Caggiano. A preoccupare non è la cifra sottratta, di piccola entità, ma la successione di fatti criminosi consumati nei confronti della chiesa e della confraternita.

L’episodio attuale segue di pochi giorni il furto di pavimenti registrato nella cappella gentilizia al cimitero di Pagani, nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando una banda di ignoti portò via tutto il pavimento dalla Cappella della Madonna del Carmelo, la stessa Madonna delle Galline, con un certosino furto sacrilego consumato nel corso di una lunga operazione di carpenteria. In quell’assurdo episodio un gruppo attrezzato scavalcò il varco in ferro, entrando nella cappella e dando il via all’azione. Con l’utilizzo di arnesi da lavoro, i malfattori sollevarono le mattonelle blu del 1770, sistemandole per la fuga. Quel furto, inizialmente sembrato un atto vandalico, lasciò di stucco i responsabili del cimitero e i confratelli. La scoperta innescò la denuncia e le prime ricostruzioni, con una certezza: i ladri sapevano come agire.

(a. t. g.)

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