l’esperto

I fondi Fep? Meglio spenderli per la pesca che per infrastrutture

La Regione, tramite il delegato del Presidente a Caccia e Pesca, ha preannunziato la pubblicazione dei bandi per l’accesso alle risorse del Fondo Europeo per la Pesca (Fep) destinate all’attuazione...

La Regione, tramite il delegato del Presidente a Caccia e Pesca, ha preannunziato la pubblicazione dei bandi per l’accesso alle risorse del Fondo Europeo per la Pesca (Fep) destinate all’attuazione dei Piani di gestione locale (misura 3.1). Sono circa 5 milioni di euro finalizzati a garantire alla Campania uno sviluppo sostenibile del settore pesca. Si tratta di una boccata di ossigeno per la provincia di Salerno, la cui flotta compartimentale (571 battelli equivalenti ad una stazza di 7.449 tsl) rappresenta quasi la metà delle imbarcazioni ed oltre il 60 per cento del tonnellaggio presenti in ambito regionale. Possono partecipare all’attuazione dei Piani di gestione locale i consorzi di imprese di pesca professionali e/o le organizzazioni di produttori dotati, in misura del 70 per cento del numero complessivo, di imbarcazioni autorizzate all’esercizio dell’attività di pesca marittima iscritte negli uffici marittimi in cui dovrà ricadere il Piano. Le misure portanti o obbligatorie indicate dall’Ue riguardano la gestione ed il controllo delle condizioni di accesso a determinate zone di pesca; iniziative volontarie di riduzione dello sforzo di pesca per la conservazione delle risorse; investimenti a bordo dei pescherecci; promozione di metodi o attrezzature di pesca selettivi capaci di ridurre le catture accessorie. Sono di secondaria importanza misure complementari e trasversali, ritenute facoltative, come premi individuali, investimenti per acquacoltura, trasformazione e commercializzazione, interventi su porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca, rimozione dai fondali di attrezzi di pesca smarriti, formazione ed aggiornamento professionale. La flotta peschereccia della nostra provincia, distribuita in 15 porti, è costituita in gran parte da imbarcazioni di piccole dimensioni ed è attrezzata per la piccola pesca. La sua produzione è destinata per la quasi totalità al consumo fresco dei mercati locali. Tutto questo fa capire come i fondi europei possono essere proficui, se spesi per il miglioramento dell’attività di pesca, piuttosto che per misure secondarie che assorbirebbero notevoli risorse finanziarie a scapito degli obiettivi primari dei Piani di gestione locale che riguardano la salvaguardia ed il futuro di un patrimonio naturale ed umano dell’economia salernitana.

* biologa marina