Il parlamentare salernitano Simone Valiante

ASSEMBLEA PD

I fedelissimi salernitani fuori dalla direzione

Delusione nella pattuglia dei deluchiani, entra solo il parlamentare Simone Valiante in quota Emiliano

SALERNO. La provincia di Salerno - tra le più renziane d’Italia - resta fuori dalla direzione nazionale del partito democratico. Nessuno dei 17 eletti a Salerno è entrato nell’organismo nazionale. Frutto anche dello “scontro” tra le componenti della galassia che ha fatto riferimento alla mozione del neo segretario (oltre agli “ultrà”, Sinistra e cambiamento; AreaDem e Giovani turchi). In pole c’era Piero De Luca, sostenuto dai ministri Minniti e Lotti, ma per il giovane rampollo del governatore della Campania (membro di diritto della direzione), non c’è stato nulla da fare. Nulla da fare anche per il sindaco uscente di Agropoli, Franco Alfieri anche lui tra i papabili. Pare che il primo cittadino abbia partecipato a qualche “caminetto” ma senza che questi abbiano poi dato un esito favorevole.
Il mancato ingresso dei renziani salernitani in direzione è stato comunque fatto notare, rappresentando «il nostro imbarazzo» ai piani alti. Un affronto che prelude a una stagione di lunghi coltelli. Ora si apre la partita per la segreteria di Matteo Renzi. Qui i salernitani proveranno a far prevale ancora una volta le percentuali bulgare ottenute alle primarie, ma anche il peso della Regione Campania. Un fortino, questo, che Renzi dovrebbe difendere dallo sfascio del partito napoletano per evitare che Palazzo Santa Lucia cada in mano del “ribelle” Luigi de Magistris. In segreteria c’è l’uscente Sabrina Capozzolo, la parlamentare di Agropoli sarà riconfermata? Vedremo. Intanto mentre Salerno piange, Napoli sorride. In direzione entra una pattuglia bene assortita. Ci sono Ciro Bonajuto, renziano di ferro, così come i lottiani Mario Casillo e lello Topo. C’è il sottosegretario Gennaro Migliore e la parlamentare Teresa Armato, mentre i Giovani turchi hanno Andrea Cozzolino. L’area di Orlando invece rielegge Marco Saracino. Caserta mette in direzione l’europarlamentare Pina Picierno e Camilla Sgambato, mentre Avellino piazza il renziano di ferro Luigi Famiglietti e Valentina Paris.
L’unico salernitano che entra, ma in quota Michele Emiliano, è il deputato cilentano Simone Valiante. «Sono contento della fiducia che Michele Emiliano mi ha dismostrato - ha dichiarato a caldo - Ma soprattutto sono contento dei tanti compagni di strada che ho avuto l’onore di accompagnare in questa avventura che è solo all’inizio». Un percorso, quello di Valiante, passato dal fuoco delle primarie dove strategicamente si è rafforzato candidando a sud il vicesindaco Angela D’Alto e a nord il rampollo dell’ex sindaco di Amalfi, Pietro De Luca. Due punti di partenza per costruire a Salerno l’area Emiliano.
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