I disabili vanno in piazza La Regione sblocca i fondi

Due milioni e 800mila euro sono stati garantiti dal commissario entro dieci giorni Squillante invita a continuare le prestazioni fino al 15. L’Anfass: «Restiamo cauti»

Due milioni e 800 mila euro. E’ questa la cifra che il sub commissario regionale alla Sanità, Mario Morlacco, ha garantito alla strutture di riabilitazione del salernitano affinché eroghino i servizi fino al 31 dicembre. Il “parto”, però, non è stato indolore, perché la comunicazione è giunta dopo oltre 3 ore di lotta, tra blocchi stradali e cortei. Un vero e proprio braccio di ferro cominciato alle 10 e concluso alle 13 e 30 quando la delegazione dei centri, formata da responsabili di Aspat, Anfass e Uildm, Antonio Gambardella, Salvatore Parisi e Carmen Guarino ha incontrato il prefetto Pantalone, che ha assicurato il suo personale interessamento per la soluzione rapida della vicenda. Le risorse saranno stornate in un decreto del commissario per la Sanità, Stefano Caldoro, che dovrebbe firmarlo entro dieci giorni. Nel caso in cui il crono programma non dovesse essere rispettato, al direttore generale dell’Asl, Antonio Squillante, sarà inviata una nota per sbloccare immediatamente le Unità di valutazione integrata. Dunque la via crucis dei centri di riabilitazione sembra essere giunta al termine.

Eppure la giornata non era cominciata sotto i migliori auspici. Morlacco lunedì pomeriggio aveva chiesto di sospendere la protesta, inviando una mail a Pier Paolo Polizzi, presidente regionale Aspat, in cui si assicurava la rielaborazione e la correzione dei tetti di spesa, per ridare a Salerno gli oltre 2 milioni di euro sottratti per via di un errore. Una garanzia effimera, a detta dei responsabili del centri, che perciò hanno chiesto al manager Squillante di mettere nero su bianco. Al rifiuto del manager che ha spiegato come si dovesse attendere il decreto regionale (anche se, qualche ora dopo, ha inviato una comunicazione con cui ha «inviato a garantire la continuità delle prestazioni fino al 15 dicembre») è continuata la protesta, che è terminata solo quando è giunta il via libera ufficioso. «Restiamo comunque cauti – evidenzia il presidente dell’Anfass Parisi- perché fin quando non saranno sbloccati i fondi resteremo sempre vigili». E che il traguardo sia stato parzialmente raggiunto solo attraverso una manifestazione è il rammarico di Antonio Gambardella, coordinatore Aspat: «E’ stata l'unica soluzione possibile. Speriamo di non dover più ripetere proteste del genere». (g.d.s.)

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