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I dipendenti: no a sede di Angri  «Fili volanti e carenze igieniche»

Sono pronti a proclamare lo stato d’agitazione i dipendenti del Centro per l’impiego di Scafati che da giovedì prossimo saranno costretti a lasciare la sede di via Terze. Temporaneamente, in attesa...

Sono pronti a proclamare lo stato d’agitazione i dipendenti del Centro per l’impiego di Scafati che da giovedì prossimo saranno costretti a lasciare la sede di via Terze. Temporaneamente, in attesa del trasloco definitivo a Sarno, saranno ospitati ad Angri, in un locale di via Tenente D’Anna e di proprietà del Comune. Proprio questo ha scatenato la rabbia delle maestranze, che hanno fatto partire un esposto alla magistratura sulla sede angrese. La nuova sede temporanea, a detta dei lavoratori, non sarebbe infatti idonea a ospitare le attività di quello che una volta era l’ufficio di collocamento.
Alla magistratura è stato consegnato anche un ampio dossier fotografico per testimoniare lo stato in cui versano i bagni dei nuovi uffici e gli impianti tecnici che dovranno servire all’installazione dei terminali informatici del Centro. A preoccupare, in modo particolare, sono i “fili volanti” sparsi in tutti i locali della struttura e le condizioni igieniche dei servizi. Per il “caso Scafati” i sindacati di categoria stanno valutando l’ipotesi di proclamare una giornata di sciopero tra tutti i lavoratori del settore in provincia per sensibilizzare la Regione a non chiudere la sede scafatese.
Sul fronte della commissione straordinaria che guida il Comune di Scafati, invece, decisiva sarà la prossima settimana. Gli uffici dell’Ente, su impulso del prefetto Giorgio Manari, stanno cercando una nuova sede che possa soddisfare i requisiti richiesti dalla Regione Campania per evitare che Scafati debba dire addio al servizio che, fino a giovedì, sarà attivo presso la sede della frazione San Pietro. L’obiettivo della triade, infatti, è di arrivare a martedì con un’alternativa che possa scongiurare il trasloco prima ad Angri e successivamente a Sarno.(d. g.)
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