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I dipendenti della Montesano protestano salendo sul tetto

ROCCAPIEMONTE. I dipendenti del gruppo Silba in agitazione a causa di stipendi arretrati. È accaduto ieri mattina a Roccapiemonte, nella sede di una delle strutture di riabilitazione afferenti all’am...

ROCCAPIEMONTE. I dipendenti del gruppo Silba in agitazione a causa di stipendi arretrati. È accaduto ieri mattina a Roccapiemonte, nella sede di una delle strutture di riabilitazione afferenti all’amministratore Giovanni Di Giura, ovvero la Montesano, sopra il cui tetto sono saliti alcuni operatori. Sul posto si sono recati i carabinieri di Castel San Giorgio, guidati dal comandante Di Mauro, e i vigili del fuoco di Nocera Inferiore.

La causa dell’agitazione risiede nella mancanza di stipendi da dicembre. A chiedere conto, le sigle sindacali Fials con Aniello Izzo, Lorenzo Petrosino e Gerardo Russo, e l’Usb con Maria Florio, Antonio Galotto e Franco Angrisani. «Siamo in protesta perché ci sono pagamenti arretrati da dicembre – dicono i dipendenti – vogliono darci il 50 per cento del dovuto, dopo che però loro hanno preso tutti i soldi dall’Asl. Abbiamo maturato una seconda mensilità ma ancora non vediamo nulla. Ci hanno detto che le banche non hanno dato il lasciapassare».

In realtà lo stato di agitazione dei 300 dipendenti del gruppo Silba s.p.a. ha avuto inizio lo scorso 7 dicembre, quando già si era tenuto un incontro alla prefettura di Salerno, con esito negativo. Martedì prossimo nuovo incontro.

La questione sarebbe nata in seguito al contrasto tra le due famiglie che detengono la proprietà dell’azienda: i Di Giura e i De Falco. A confermarlo lo stesso sindaco Pascarelli. «Il problema nasce dalla divisione dei soci – dice il primo cittadino rocchese – ho invitato entrambe le parti insieme ai sindacati. I De Falco non si sono presentati. L’incontro era motivato dall’imminenza di una udienza a Napoli, al tribunale delle imprese, che avrebbe dovuto stabilire se sussistessero gli estremi per mettere in liquidazione la società». In quell’occasione Pascarelli prese l’impegno di riconvocare le parti dopo il pronunciamento del tribunale, che però non c’è stato ancora. «Mi sento di dire – continua Pascarelli – che la società sta operando bene, avendo eliminato le tre mensilità arretrate. I lavoratori potrebbero avere uno spirito collaborativo come hanno già dimostrato finora».

Davide Speranza

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