vallo della lucania

I detenuti realizzano le “pigotte”

In 22 impegnati per un mese con le bambole di pezza dell’Unicef

VALLO DELLA LUCANIA. Per un mese hanno lavorato con creatività alla realizzazione delle “pigotte”, le bambole di pezza con cui l’Unicef finanzia la lotta alla mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo. Loro sono i 22 detenuti della casa circondariale di Vallo della Lucania, che hanno partecipato al progetto coordinati dalla docente Margherita Padula, del Centro territoriale permanente per gli adulti della scuola secondaria di primo grado “Torre-De Mattia” di Vallo della Lucania, guidata dalla dirigente Maria Carmen Greco.

E ieri, alle 10, è avvenuta la consegna delle bambole alla referente Unicef Marcella Tosto.

Presenti la direttrice della casa circondariale Maria Teresa Casaburo, la preside Greco con le sette insegnanti del corso, il sindaco Antonio Aloia, il comandante delle guardie penitenziarie Francesco Pierri.

«I detenuti hanno lavorato con impegno – riferisce la docente Padula – e collaborando tra loro, mostrando attenzione all’iniziativa sociale dell’Unicef per la vaccinazione dei bambini in Africa».

E’ il primo anno che i detenuti della struttura di Vallo della Lucania, accusati di reati sessuali, partecipano al progetto entrando così a fare parte di quella grande rete che in tutta Italia, dalle scuole ai centri anziani, confeziona pigotte uniche perché diverse l’una dall’altra.

Non è l’unica iniziativa sociale che ha coinvolto il carcere di Vallo della Lucania: i detenuti hanno anche creato alcuni dei giocattoli poveri che sono in mostra al Museo di Massicelle. (r.m.m.)