I D’Auria Petrosino sfrattati dai commissari

Pagani: è stata firmata l’ordinanza di sgombero attesa da troppo tempo La tenuta Criscuolo adesso ritornerà nella disponibilità del municipio

PAGANI. Pronta l’ordinanza di sgombero per la proprietà comunale Criscuolo di via San Rocco in uso alla famiglia Petrosino D’Auria.

Il Comune ha completato l’iter dopo accertamenti e perizie ultimando il lavoro con la consulenza dell’ingegnere Romano, con la notifica del provvedimento da inviare a Giuseppina Ruggiero, moglie del boss Gioacchino Petrosino D’Auria , coi figli Antonio e Michele Petrosino D’Auria attualmente sotto processo con l’ex sindaco Alberico Gambino per voto di scambio politico mafioso e concussione. Il documento elenca il verbale d’accertamento del venti maggio 2010 a cura di ufficio tecnico e tenenza dei carabinieri, rilevando lavori illegittimi, cambio di destinazione d’uso con opere abusive, ordinanza di demolizione del 27 maggio 2010, verbale di inadempienza alla demolizione del 10 giugno 2011 quali condizioni per l’acquisizione del possesso di un’opera già patrimonio comunale, con l’esecuzione a cura di vigili urbani, ufficio tecnico e Multiservice, con relativa trasmissione all’autorità giudiziaria, ai carabinieri e al presidente della giunta regionale, oltre all’invio immediato alla Dda. Proprio la procura di Salerno, ricevuta la richiesta, ha già accumulato elementi tecnici e perizie per sostenere la centralità di quel bene nell’ipotesi d’accusa al centro del processo Linea d’ombra: anche la Cassazione e il Riesame ravvisarono l’usufrutto e le modifiche dello stato di quei luoghi quali elementi evidenti di scambio tra esponenti politici comunali e la famiglia camorristica dei Fezza- Petrosino D’Auria. Gioacchino Perosino D’Auria, sua moglie e i loro figli Michele e Antonio non hanno alcun titolo per occupare il fondo “Criscuolo” di via Sant’Anna, proprietà del Comune di Pagani: lo spiegava la relazione tecnica del consulente incaricato dalla Dda.

Diceva D’Onofrio: «Stante la carenza di uno dei due requisiti - obbligo di legge - ovvero l’esercizio da parte dell’erede subentrante dell’attività agricola sul terreno di Gioacchino Petrosino senior, alla data dell’apertura della successione (luglio 1989) il signor D’Auria Petrosino Gioacchino jr non poteva legittimamente subentrare nella titolarità del contratto d’affitto». La famiglia D’Auria non aveva i titoli per stare in quel fondo, al momento luogo di detenzione domiciliare di Michele Petrosino D’Auria. La signora Ruggiero effettuò inoltre i lavori per il muro di cinta a difesa della proprietà nel 2007. Nel 2008 Gambino chiese una verifica della situazione relativa alla detenzione dell’immobile. Agli investigatori ha sempre professato la sua buona fede.

Alfonso T. Guerritore

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