I corvi avvelenano il Palazzo Nel mirino finisce D’Alessandro

Scafati, i vigili a casa del consigliere del Pd dopo la segnalazione di un abuso edilizio inesistente Lettere anonime sono state recapitate anche a esponenti dell’opposizione. Scatta l’indagine

SCAFATI. Politica, inchieste e decadenza: è l’ora dei corvi. Lettere che sanno di rappresaglia politica quelle giunte nei giorni scorsi a Palazzo Meyer e che sono al vaglio dei carabinieri.

Nel mirino dei corvi, o del corvo, gran parte dei rappresentanti dell’opposizione e in particolare coloro che in questi mesi hanno spesso criticato l’operato della maggioranza. Lettere firmate con nomi probabilmente inventati nelle quali si denunciano illeciti edilizi, rapporti poco leciti e presunte illegittimità da parte dei consiglieri di opposizione. Almeno dieci le missive giunte in questi giorni, molte delle quali sono state recapitate anche ai carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore. Una di queste ha come protagonista il capogruppo del Pd Vittorio D’Alessandro, l’avvocato più volte bersagliato dalle accuse del sindaco Pasquale Aliberti, viene accusato di vivere in una casa abusiva, e il corvo allega anche una foto satellitare dell’abitazione. La lettera, protocollata al Comune, non è passata inosservata al vaglio della posta del sindaco Pasquale Aliberti che ha ordinato un’ispezione ai vigili urbani presso l’abitazione del noto avvocato. D’Alessandro vive all’ultimo piano di uno dei primi grandi palazzi costruiti in città, sul Corso Nazionale. Un grattacielo costruito nel 1967, grazie ad una concessione edilizia dell’anno precedente. A quell’epoca l’avvocato era fanciullo ma secondo il corvo è un abusivista. Quell’abitazione è stata acquistata dal professionista nel 2003, dopo una serie di passaggi di proprietà. I vigili hanno provato ad effettuare l’ispezione ordinata dal sindaco ma il consigliere pare si sia opposto al metodo “inquisitorio” utilizzato nei suoi confronti. La pratica edilizia del palazzo è depositata al Comune e tanto basta per gli accertamenti del caso. Ma D’Alessandro non è l’unico bersaglio. A finire nel mirino gran parte dei politici che in questi mesi hanno più volte denunciato politicamente l’operato dell’amministrazione comunale e che stanno conducendo una battaglia contro la decisione del sindaco di avviare il procedimento di decadenza dalla carica.

Nei giorni scorsi, la Giunta - presente il primo cittadino - ha dato incarico ad un legale per costituirsi contro Pasquale Aliberti dinanzi al Tar nella vicenda della tettoia. Nel frattempo, è in atto una vera e propria guerra dei tempi per completare l’iter per la decadenza. Il sindaco preme affinché l’iter si concluda entro il 16 dicembre, l’opposizione chiede le dimissioni e tenta di allungare i tempi per impedire al primo cittadino di utilizzare l’escamotage che gli permetterebbe di presentarsi per il terzo mandato.

E tra corvi, depistaggi, politica e inchieste il clima in città è incandescente.

©RIPRODUZIONE RISERVATA