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I comitati vedono Torquato Secco no alla privatizzazione

È stato un incontro positivo, quello tenutosi a Palazzo di Città tra il sindaco Manlio Torquato e i rappresentanti del Comitato Acqua pubblica di Nocera Inferiore. «Stiamo valutando la possibilità...

È stato un incontro positivo, quello tenutosi a Palazzo di Città tra il sindaco Manlio Torquato e i rappresentanti del Comitato Acqua pubblica di Nocera Inferiore.

«Stiamo valutando la possibilità di intervenire opponendoci al decreto Salvagori e organizzare un tavolo con gli altri sindaci del comprensorio», ha spiegato Torquato, la cui amministrazione è stata tra le poche ad aver votato contro il decreto Salvagori nell’ottobre 2012 a Napoli.

Dunque sempre più sintonia tra amministrazione e comitato. La risposta ai quesiti posti dagli attivisti, che stanno ormai da anni battendosi per l’acqua pubblica e la fuoriuscita del comune nocerino da Gori, è stata immediata.

Quattro erano state le richieste che il comitato Acqua Pubblica Nocera Inferiore aveva fatto all'amministrazione guidata dal sindaco Torquato, per la questione Gori.

Innanzitutto l’opposizione in sede di tribunale amministrativo sulla delibera di Giunta Regionale circa la nomina del Commissario Ato3, la «sottoscrizione ad adiuvantum» del ricorso amministrativo già presentato da 12 comitati avverso alla delibera ATO3 “Salvagori”, la convocazione ad hoc del Consiglio comunale e un tavolo tecnico con gli altri comuni dell’Agro nocerino-sarnese.

Da parte dei comitati soddisfazione, anche perché il giorno dopo la richiesta di un tavolo tecnico con Torquato, questi ha immediatamente convocato un incontro.

«Un incontro interlocutorio, costruttivo. Il sindaco ha voluto capire alcuni dettagli tecnici delle nostre proposte», dice Ciro Annunziata del comitato. Adesso si dovrà aspettare un ulteriore incontro dopo Pasqua, per valutare fattivamente gli scenari d’azione futuri.

Ferma anche la posizione del primo cittadino nella decisione di uscire dal rapporto con Gori. «Faremo tutto ciò che ci consente la legge, anche se consapevoli che il percorso è ancora lungo», avverte il sindaco.

Tra le questioni poste spicca l’opposizione al Tar alla delibera Regionale circa la nomina del Commissario Ato3. «Tale atto risulta prioritario in quanto esplicita in modo chiaro l’opposizione all’espropriazione democratica attuata nei confronti, in primis dei sindaci e poi dei cittadini, relativamente alla gestione democratica dell’acqua», recita una nota ufficiale del comitato, riguardo alla posizione del senatore del Pdl, Carlo Sarro, il quale occupa il posto di commissario dell’Ato e Presidente dello stesso. Una questione che rimane spinosa e particolarmente complessa.

Davide Speranza

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