I carabinieri ispezionano i locali dei netturbini

Sono stati gli addetti a chiamare i militari per constatare il degrado diffuso Il sindaco Torquato: «In questa fase non tollereremo le provocazioni»

I carabinieri al cantiere Se.ta. Li hanno chiamati gli stessi operatori del sito in Via Alveo Santa Croce. È accaduto ieri mattina, quando ha raggiunto un punto di non ritorno lo stato di disagio igienico-sanitario con cui convivono i lavoratori.

Rifiuti caduti dagli scarrabili e seminati in ogni angolo e percolato misto all’acqua piovana venuta giù con abbondanza negli ultimi giorni. «Facciamo quel possiamo – ripetono quasi in coro gli operatori – ma era necessario che chiamassimo i carabinieri perché prendano atto di quello che c’è in questo cantiere. Basti pensare solo al fatto che spesso finanche le prese della corrente sono nell’acqua». Accennano a colleghi malati. Alcuni – dicono – sono stati costretti anche a farsi curare in ospedale. Per patologie a carico delle vie respiratorio, ma anche cardiache. «Non vorremmo che fosse lo stato igienico-sanitario del nostro posto di lavoro a scatenare malanni e malattie».

Invocano il rispetto della loro dignità professionale e l’abnegazione che hanno dimostrato anche nei momenti più bui. I carabinieri della stazione di Nocera Inferiore hanno stilato un accurato verbale. Servirà come canovaccio di lavoro ai militari del Noe cui la pratica sarà passata per competenza. Durissima la reazione del primo cittadino, Manlio Torquato. «A quanto ci risulta – dice – la manutenzione del cantiere spetta alle maestranze stesse. Ma noi verificheremo. Stiamo gestendo una fase di transizione oltremodo delicata. Non accetteremo di sottostare ad alcuni tipo di ricatto ingenerato da disagi inesistenti». In aula non ha mancato di sottolineare lo “strano tempismo” dei dipendenti che «protestano alla vigilia di un consiglio convocato per formalizzare la transizione del servizio e non lo hanno fatto in dieci anni di gestione della Se.ta».

Per la cronaca va ricordato che, per il cumulo dei fitti inevasi, il cantiere nocerino della Se.ta è colpito anche da un’ordinanza di sfratto. Con il passaggio degli 83 alla Multiservizi, potrebbe essere quella della necessità di trovare un sito alternativo la nuova urgenza cui è chiamata a fare fronte l’amministrazione comunale.

Oltre al fatto che da mesi è praticamente autogestito dagli operai: da quando la Se.ta è passata nelle mani dei commissari liquidatori. In più proprio quell’alveo Santa Croce (esattamente sul confine tra le due Nocera) è stato al centro di tutta la terribile vicenda delle ecoballe nel periodo cruciale dell’emergenza rifiuti, anni fa. Provocando ripetute sollevazioni popolari contro i miasmi nauseabondi e il proliferare di insetti. Passando anche attraverso la fase di sequestro della balle non smaltire, tra le maglie della storia del commissariato dei rifiuti.

Patrizia Sereno

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