I carabinieri incastrano una gang dedita ai furti in casa

Incastrata la gang che nel 2005 rubò il quadro seicentesco Madonna con Bambino all’interno di una villa barocca dell’hinterland salernitano, poi recuperato lo scorso mese di agosto. I carabinieri della compagnia di Avellino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza nei confronti di quattro avellinesi (tre dei quali di età compresa tra i 35 ed i 50anni finiti in carcere ed un 60enne colpito dall’obbligo di dimora) ritenuti responsabili del reato di furto aggravato. L’operazione denominata “Madonna Nera” prende il nome dal noto dipinto recuperato la scorsa estate, dopo una denuncia sporta nel giugno del 2016 relativa ad un furto in appartamento: il sopralluogo effettuato dai militari ha consentito di risalire gli autori. L’attività investigativa, condotta con l’ausilio di sofisticate tecnologie, ha individuato 17 persone, indagate a vario titolo, per vari furti perpetrati in abitazioni non solo dell’avellinese. Per eludere i controlli delle forze dell’ordine i malviventi erano soliti utilizzare veicoli guidati da complici che di volta in volta venivano rimpiazzati. Ricostruito anche il modus operandi: i ladri, individuato l’obiettivo da colpire entravano in azione solo quando erano certi di poter agire liberamente, e mentre l’autista rimaneva all’esterno, fungendo quindi da “palo” per avvisare in caso di eventuali imprevisti, dopo aver forzato porte o finestre penetravano all’interno delle abitazioni e le svaligiavano. Per non essere identificati, gli indagati erano soliti travisarsi ed indossare guanti. In alcuni casi, benché sorpresi dai proprietari, non sono fuggiti immediatamente, ma hanno prima terminato le loro operazioni. Tra la refurtiva, attrezzi agricoli e biciclette di valore, oltre a oggetti preziosi e tessere bancomat usate per prelievi presso gli sportelli automatici più vicini.