CLAN E AFFARI

I “boss dei funerali”: bloccate tre società

Dopo le indagini dell’Antimafia il prefetto Russo firma le misure interdittive

SALERNO -  Agenzie di onoranze funebri nel mirino della Prefettura di Salerno: per tre società scatta l’interdittiva antimafia. Si tratta di ditte che hanno avuto rapporti con le aziende dei Matrone di Scafati, in cui è interessato Antonio, detto Michele, figlio di Francesco, il boss “Franchino ‘a belva detto”. Le società raggiunte dal provvedimento amministrativo sono la “Onoranze funebri Santalucia srls” di Capaccio Paestum, “La Pace srl” di Nocera Superiore e la “Ditta individuale Mancusi Leonardo” di Sarno. I provvedimenti sono stati emessi dal prefetto Francesco Russo e legate alle indagini della Dia e della Dda di Salerno che portarono lo scorso dicembre ad eseguire delle misure cautelare nei confronti del 43enne “Michele” Matrone, di fatto residente in Emilia Romagna, finito ai domiciliari, ed altre più lievi a carico di altre cinque persone, tra le quali la 66enne Anna D’Isidoro, moglie del boss.

Le indagini dell’Antimafia. L’attività investigativa che ha portò alle misure cautelari e a cui si rifanno le tre misure interdittive è stata effettuata dagli uomini del tenente colonnello Vincenzo Ferrara che hanno ricostruito i singoli funerali effettuati a Scafati fino allo scorso anno. Nel luglio del 2018 l’interdittiva antimafia aveva colpito la società “L’Eternità srl” di Scafati, riconducibile ai Matrone; due anni dopo stesso provvedimento amministrativo per la “Msf srl” e la “Onoranze funebri Eternità di Brancaccio Nunzio srl”, di Scafati, medesima sorte era toccata nell’ottobre lo scorso anno alla “Mtr srl”. Nel corso degli ultimi anni, i Matrone avrebbero continuato ad operare non più con aziende intestate a persone di comodo, per evitare sequestri e soprattutto interdittive antimafia, ma cambiando sistema di dissimulazione. Per certi versi si tratta di un’idea semplice e geniale: operare attraverso ditte realmente esistenti ed autonome dal loro contesto alle quali far fare il funerali sulla carta, dare una parte dell’incasso e il grosso tenerlo per sé, come ipotizza la Direzione investigativa antimafia. Ad un esame poco attento, tutto sarebbe risultato in regola e credibile, anche perché le ditte funebri avrebbero avuto un’attività indipendente dai Matrone nei loro comuni di maggiore presenza.

La “conta” dei funerali. Gli investigatori del tenente colonnello Ferrara, però, sono andati a riscontrare funerale per funerale, sentendo anche i familiari dei defunti che in alcuni casi non avrebbero conosciuto neanche la ditta che ufficialmente effettuava il servizio. Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm della Dda Francesco Rotondo, quindi, è emerso che le esequie erano state organizzate da ditte campane, una da una ditta di Nocera Superiore, da un consorzio, altri da una ditta di Sarno, da due del Casertano, da una della Piana del Sele, da una di Benevento e da una di Napoli.

Le nuove “sigle”. Tra queste ditte ci sarebbe stata la “Santalucia” di Capaccio Paestum che, pur essendo pienamente a conoscenza che le aziende Matrone fossero state interdette e quindi erano impossibilitate ad operare, avrebbe consentito proprio ad Antonio Matrone di continuare l’attività funebre attraverso la sua impresa. In un’intercettazione telefonica Antonio Santalucia avrebbe detto a Matrone jr che non sarebbe venuto meno alla parla data in quanto «sapeva di chi era figlio». Anche “La Pace” di Nocera Superiore e la “Mancusi Leonardo” avrebbero consentito di operare ai Matrone facendo, secondo le indagini della Dia, i funerali al posto della famiglia scafatese.

L’affaire del caro estinto. Quello delle onoranze funebri è un giro d’affari notevole e legato in molti casi alla malavita organizzata, ai clan camorristici specie in un’area tra i Vesuviano e l’Agro nocerino. Un funerale arriva a costare anche cinquemila euro, e in casi come questa sorti di subappalti vengono pagati sono 5-600 euro o poco più, con un notevole guadagno per i reali organizzatori. In molti casi, le ditte che eseguono materialmente il funerale subiscono il peso criminale dei clan e quindi malvolentieri si sottopongono a questi raggiri, in altri casi no.

Salvatore De Napoli