«Housing sociale nell’area Fontanelle Solo speculazione»

All’esame del Consiglio la variante per costruire 276 alloggi L’ingegner La Brocca: «Vantaggi per pochi privilegiati»

Dopo aver incassato la variante al Rec ed il regolamento sul Decreto Sviluppo, il comitato Edilizia e Lavoro all’attacco dell’Amministrazione sulla ratifica dell’Accordo di Programma tra la Provincia ed il Comune sull’Housing Sociale in discussione nel consiglio comunale di questa sera. Una relazione di 25 pagine, redatta dal consulente tecnico del Comitato, l’ingegner Raffaele La Brocca e firmata dal presidente Mario Rega, per chiedere ai consiglieri di bloccare l’accordo di programma, per evitare, affermano, rischi economici e penali qualora il progetto di edilizia residenziale presentato dalla Torre srl fosse attuato.

Il “Programma di edilizia residenziale sociale”, detto Housing Sociale in località Fontanelle prevede la realizzazione di 276 alloggi, dei quali 80 di tipo sociale, le cui assegnazioni saranno gestite dal Comune, e di 196 alloggi da cedere a prezzo convenzionato, a soggetti in possesso di specifici requisiti: «se venisse ratificato l’accordo di programma – scrive l’ingegnere La Brocca nella relazione – ci sarebbe una speculazione edilizia a vantaggio di pochi privilegiati con notevoli danni a carico dei proprietari dei suoli dei Pua perché l’Housing sociale assorbe una notevole superficie edificatoria».

Il consulente del Comitato Edilizia e Lavoro nella relazione descrive e calcola il danno arrecato ai proprietari quantificandolo in 32 milioni di euro e lancia un allarme qualora i consiglieri, questa sera, approvino la variante e ratifichino l’accordo: «si andrebbe verso una pianificazione urbanistica scomposta che deturpa la collina di Grataglie – spiega il tecnico – un’area agricola di inedificabilità assoluta insediando un alveare di persone in una zona priva delle infrastrutture primarie».

La stessa Società proponente, secondo il consulente tecnico, non avrebbe la piena disponibilità dell’area di intervento per cui l’accordo di programma, in votazione questa sera, non è conforme al progetto approvato nell’elenco delle proposte ammesse dalla Regione: «il comitato chiede di non votare la ratifica dell’accordo – sostiene il presidente Rega – noi proponiamo che l’intervento di edilizia residenziale sociale si effettui all’interno delle aree edificabili già urbanizzate cioè nel Rione Pescare a Sant’Andrea». Il Comitato chiede ai consiglieri di «bloccare questo programma di edificazione selvaggia messa in atto da persone – conclude Rega – che operano in disprezzo della pianificazione territoriale a vantaggio di pochi privilegiati a danno della città e degli ebolitani». Un documento, quello del Comitato, che annuncia una seduta consiliare incandescente.

Angelica Tafuri

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