il flop in consiglio comunale

Housing sociale, l’ira del sindaco

«Progetto bloccato dalla cecità politica di chi non scorge i vantaggi»

La maggioranza non raggiunge il numero legale sull’Housing sociale, il consiglio comunale non si celebra per la seconda volta in una settimana. Mentre l’opposizione si lancia all’attacco dell’Amministrazione il sindaco, Martino Melchionda, difende le scelte e rimanda al mittente le accuse. «Sono in corso le opportune valutazioni circa la possibilità di riconvocare un’altra seduta» annuncia il sindaco.

All’annuncio dell’intera opposizione di rivolgersi alle autorità competenti riguardo alla legittimità del progetto, il primo cittadino puntualizza: «l’Housing sociale è un intervento pienamente legittimo e nonostante l’opposizione abbia sollevato questioni queste sono state esaminate dalla Regione e dalla Provincia, che hanno sciolto positivamente ogni dubbio e sospetto, strumentalmente avanzato». Non ci sta Melchionda, sostiene la correttezza dell’iter procedurale e del progetto addebbitando la responsabilità delle scelte soprattutto al suo predecessore, Gerardo Rosania: «Resta da porsi un’unica domanda: Eboli deve cogliere o meno questa opportunità?». Il programma prevede la realizzazione di 276 alloggi, di cui 80 alloggi popolari, e 196 da cedere a prezzo calmierato. «Questa città vuole perdere questo treno, vuole perdere la possibilità di costruire case popolari e di creare lavoro? – conclude - Chi oggi si oppone ha già governato, e già allora ha negato opportunità di sviluppo e crescita. Gli ebolitani rischiano di perdere un’importante occasione a causa della cecità politica di chi non scorge i vantaggi per la collettività di un intervento di tale portata». (a.t.)