Housing sociale, i giudici bloccano i 276 alloggi

Il Tar ha rigetta il ricorso presentato dalla coop “La Torre ’76” e dal Comune Dopo l’approvazione della variante stop agli insediamenti abitativi a Fontanelle

L’Housing Sociale a Fontanelle non si farà. Lo ha stabilito il Tar bocciando il ricorso presentato dalla Cooperativa La Torre 76 contro la Regione Campania. A tre anni dall’approvazione, dopo la querelle politica l’Housing Sociale di Fontanelle bloccato per mesi nei meandri della Regione, è approdato al Tribunale amministrativo. Il progetto di edilizia sociale, presentato dalla società La Torre 76 scrl prevedeva, in particolare, la realizzazione di 276 alloggi, dei quali 80 di tipo sociale, le cui assegnazioni dovevano essere gestite dal Comune, e di 196 alloggi da cedere a prezzo convenzionato, a soggetti in possesso di specifici requisiti e di 36 villette a libero mercato. Nel progetto erano previsti, inoltre, un Centro civico polivalente, una City Hall, un parco pubblico e aree verdi.

La variante contestata. Un progetto colossale che necessitava, però, di una variante al Piano urbanistico comunale. L’area su cui la cooperativa aveva ipotizzato il progetto presentato alla Regione per accedere ai finanziamenti ricadeva infatti in zona agricola e quindi non edificabile. Cementificazione e interessi oscuri, per mesi l’Housing sociale tenne banco nella polemica politica ebolitana: l’allora amministrazione Melchionda lo riteneva un’opportunità di sviluppo economico e una risposta all’emergenza abitativa; una speculazione immobiliare in una zona agricola e iter poco chiaro per l’opposizione, che fece barricate contro l’imprenditore titolare del progetto che da un lato aveva citato in giudizio il Comune per la vicenda Aracne (accettando un risarcimento di 1,8 milioni) e dall’altra partner per l’Housing sociale.

Lo scontro politico teneva anche conto della programmazione urbanistica in atto e nello specifico dei progetti Hispalis 1 e 2 di destinazione similare all’Housing e messi in vendita dalla Eboli Patrimonio.

L’intervento di Fontanelle avrebbe reso poco appetibili i progetti nel rione Pescara in quanto la realizzazione di 276 alloggi, avrebbe inciso in maniera irreversibile sul numero degli alloggi e dei vani previsti nel Piano urbanistico comunale, distribuiti negli otto piano di attuazione, costringendo in fase di redazione e di approvazione del Piano a rivedere i calcoli.

L’approvazione in Consiglio. Il 30 luglio 2013, il consiglio comunale approvò l’Housing Sociale e ratificò l’accordo di programma sottoscritto con la Provincia. Avviato l’iter burocratico, il progetto venne bloccato nuovamente dopo pochi mesi. La Regione avviò la procedura di archiviazione su una legge regionale che prevedeva la concessione di nuovi contributi o agevolazioni solo per interventi di recupero edilizio e non per quelli di nuova edificazione. Nel frattempo il Consiglio regionale approvava un maxi emendamento alla finanziaria, inserendo i quattro milioni necessari per finanziare gli interventi di edilizia sociale in località Fontanelle-Grataglie. Alla delibera dell’assise regionale sarebbe dovuta seguire una determina di ritiro dell’archiviazione del Progetto da parte dei dirigenti regionali in tempi brevi visto che l’emendamento dettava tempi e modalità di esecuzione dell’Housing.

La coop La Torre avrebbe avuto sei mesi di tempo per avviare i lavori, ma così non è stato. Il dirigente della Regione non avrebbe provveduto a ritirare la “bocciatura” del progetto, tant’è che la società di costruzione presentava un ricorso al Tar. Caduta l’amministrazione Melchionda, il commissario prefettizio, Vincenza Filippi, incaricò i funzionari interni dell’ufficio legale a tutela dell’Ente nel ricorso giudiziario contro la richiesta di archiviazione del progetto dell’Housing Fontanelle decretata dal direttore generale del dipartimento delle Politiche territoriali della Regione.

La sententenza del Tar. Dopo due anni e lo spostamento del procedimento tra il Tar di Napoli e quello di Salerno arriva la sentenza che rigetta il ricorso presentato dalla cooperativa. Per il Tribunale amministrativo la procedura di archiviazione non aveva necessità di definizione vista l’entrata in vigore della legge regionale che stabiliva i finanziamenti di Housing solo per la riqualificazione e non per nuove edificazioni. Il Tar non ha riconosciuto neppure il risarcimento danni.

A tre anni dall’approvazione del progetto, delle battaglie politiche e giudiziarie, il 27 luglio la sentenza ha scritto la parola fine sull’Housing Sociale di Fontanelle. A meno di un ricorso al Consiglio di Stato.

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