«Ho rispettato la legge»

SCAFATI. Dopo le dimissioni da Agroinvest, il consigliere comunale dell’Udc, Domenico Casciello, replica alle dure dichiarazioni di Vittorio D’Alessandro, esponente in assise del Partito Democratico.

D’Alessandro ha dichiarato di essere stati lui a sollecitare l’intervento della Prefettura sulla vicenda Agroinveste e ad averne parlato in consiglio comunale. Ed ha definito “tardive” le dimissioni di Casciello, poiché per un problema di ineleggibilità «avrebbe dovuto rassegnarle al momento della presentazione delle liste elettorali, come hanno fatto i consiglieri di altre società partecipate, tenendo conto della normativa».

Ieri Casciello ha ribattuto alle affermazioni del consigliere del Pd: «D’Alessandro è in mala fede. In base all’articolo 13 del dl 39, sono incompatibili i presidenti e gli amministratori delegati. Se avessi voluto attenermi a questa legge avrei dovuto dare le dimissioni solo da amministratore delegato e non da consigliere del Cda di Agroinvest. Se invece avessi voluto attenermi all’articolo 29-ter del Decreto del fare – norma transitoria in base alla quale gli incarichi conferiti prima della data di entrata in vigore del dl 39 non hanno effetto come causa d’incompatibilità – avrei potuto rimanere ad fino alla scadenza del mandato, perché l’incarico era stato assunto nel 2012».

Casciello argomenta: «Ho però preferito dimettermi anche da consigliere del Cda del Patto territoriale. Non essendo legato a nessuna poltrona, ho scelto in piena libertà, rispettando la volontà dei sindaci che hanno espresso nella scorsa assemblea dei soci l’intenzione di entrare direttamente nel Cda. Lunedì 14 ottobre ci sarà la prossima assemblea a Nocera nella quale i sindaci decideranno per entrambi gli strumenti di concertazione. Ecco perché ho fatto il passo indietro: sono d’accordo che debbano entrare i sindaci, ma non certo perché sono incompatibile, né tantomeno ineleggibile».

Maria Rosaria Vitiello

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