il mercato ortofrutticolo

«Ho navigato tra le difficoltà»

Il presidente Guerritore e il bilancio alla scadenza del mandato

Il presidente del mercato ortofrutticolo di Nocera-Pagani, Antonio Guerritore, a pochi mesi dalla scadenza naturale del suo mandato traccia un bilancio dell’attività della struttura di via Mangioni e della sua esperienza politica. «Con mille difficoltà siamo riusciti ad andare avanti assicurando il regolare svolgimento delle attività mercatali».

Non ha dubbi Guerritore, il cui maggiore rammarico è la mancata acquisizione da parte dei due enti della proprietà della struttura di via Mangioni. «In questo periodo della mia gestione ci sono state molte incomprensioni con alcuni membri del Cda che siamo riusciti a superare per il bene dei commissionari. Il problema più grande in questi anni è stata la totale assenza dei due soci maggiori, i comuni di Pagani e Nocera Inferiore, quest’ultimo rappresentato solo oggi da Franco Cicalese. Spesso la politica ha tentato di bloccare la nostra attività ma il buon senso di tutti ha permesso di superare i momenti brutti».

Traccia un bilancio anche dell’attività politica dell’area a nord di Salerno, l’ex senatore. «In questo periodo nel nostro territorio c’è troppa confusione sui ruoli e prospettive politiche dell’Agro sia a destra che a sinistra. L’Agro attraverso le gelosie dei vari politici è stato “castrato” favorendo la crescita di altre realtà. Abbiamo perso qualsiasi possibilità di rappresentanza politica per influire notevolmente e positivamente sulle attività di sviluppo del territorio. Il periodo migliore per il nostro territorio è stato quello in cui a controllare la Provincia c’era Alfonso Andria, che con la creazione di Agro Invest e Patto Territoriale era riuscito a superare questi momenti di divisioni».

Guerritore parla anche della sua esperienza nel Pd nocerino. «Sono andato via perché a gestire il partito a Nocera, c’era Antonio Romano, la nostra visione della politica era completamente diversa».

L’ex senatore, pur confermando la sua adesione a Fratelli d’Italia esprime entusiasmo al progetto Renzi. «Il sindaco di Firenze ha grandi virtù con idee e propositi comprensibili a tutti. Vedo in lui un giovane non comunista, ma vicino alle idee dei democratici cristiani. La discesa in campo di Renzi come segretario del Pd o come premier è vista con entusiasmo anche in ambienti politici vicini al centrodestra. Voterei Renzi come premier perché c’è bisogno di un cambiamento netto».

Gerardo Vicidomini

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