Hanno sparato per uccidere Pistolettate contro Sangermano

Scafati: solo per un miracolo il 49enne si è salvato cavandosela con una ferita alla spalla Eseguiti due esami stube con esito negativo

SCAFATI. Agguato fallito al “ragno rosso”. Sei colpi sparati con un revolver calibro 38 special/357 magnum hanno raggiunto il pluripregiudicato quarantanovenne Raffaele Sangermano mentre rincasava in via Lo Porto. Erano circa le 21,30. La lunga arteria periferica era deserta. Il killer ha pensato di poter agire indisturbato quando, nel momento in cui Sangermano - volto noto alle forze dell’ordine locali per i suoi numerosi precedenti penali per rapina, estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di stupefacenti, un tempo affiliato al clan Loreto/Matrone – si accingeva a fermare l’auto, una Smart for two, le si è affiancato a bordo del suo scooter 50, coperto da un casco integrale, e ha fatto esplodere sei colpi di pistola contro il noto pregiudicato.

Cinque hanno colpito la vettura e solo uno è andato a segno, colpendo Sangermano alla spalla sinistra. Fallito il raid – la dinamica sembra suggerire che l’intenzione fosse di colpire mortalmente -, il killer si è dato alla fuga, ma Sangermano ha preso ad inseguirlo con l’obiettivo di speronarlo. Da via Lo Porto a contrada 28 fino a via Passanti, tutto a velocità molto sostenuta. Sangermano ha cercato con insistenza di raggiungere il suo killer, poi ha desistito. La ferita alla spalla ha cominciato a creargli grossi fastidi e si è diretto velocemente al nosocomio cittadino per chiedere assistenza medica. Da lì, è stato disposto che venisse trasferito immediatamente all’Umberto I di Nocera Inferiore. Sangermano è stato ricoverato e ora è in attesa di un intervento chirurgico per la rimozione dell’ogiva del proiettile. Il pregiudicato è stato giudicato guaribile in 15 giorni.

Ieri, è stato sottoposto ad un primo interrogatorio dagli inquirenti, nel corso del quale ha raccontato nei particolari la dinamica dell’agguato pur senza aggiungere elementi utili ad individuare il killer. Sul luogo dell’agguato sono giunti tempestivamente la sezione operativa e la squadra delle Investigazioni Scientifiche del gruppo territoriale di Nocera Inferiore al comando del Capitano Gianpaolo Scafarto e due pattuglie dei Carabinieri della radiomobile della Tenenza locale per effettuare i primi rilievi.

Nessun bossolo è stato rinvenuto sul luogo del delitto. L’autovettura di Sangermano è stata sottoposta immediatamente a sequestro. Al suo interno la Scientifica ha rinvenuto quattro ogive. Gli inquirenti hanno effettuato l’esame stube su due persone ma con esito negativo. Al momento non ci sono indagati, ma procede l’attività investigativa da parte dei Carabinieri del comando provinciale di Salerno. Le periferie sono in allarme. La tensione tra i residenti è crescente con il registrarsi della recrudescenza di atti intimidatori.

Maria Rosaria Vitiello

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