«Ha inveito contro di me Poi ha sferrato il pugno»

Ravello, parla Di Martino dopo la “bagarre” in consiglio: «Colpa di Vuilleumier» Ricostruzione diversa del consigliere di maggioranza Lanzieri: «Ha offeso tutti»

RAVELLO. Mai come stavolta il clima politico è veramente incandescente. Perché, dopo il Consiglio comunale sospeso e i pugni volati in aula, a Ravello i protagonisti della bagarre non hanno ancora fumato il calumet della pace.

Anzi si assiste addirittura ad un crescendo di accuse reciproche e, pure le versioni dei fatti, sono completamente diverse. La “battaglia” verbale, subito dopo che il parlamentino è stato trasformato in ring, è stata aperta dal sindaco, Paolo Vuilleumier, che ha scaricato la colpa della sospensione dell’assise cittadina sui capogruppo dell’opposizione, Salvatore Di Martino e Ulisse Di Palma, rei di «minare Il clima di pacificazione e di pace sociale con atteggiamenti davvero inqualificabili».

Un intervento prontamente confutato da Di Martino che, nel corso della “zuffa”, è stato addirittura colpito al labbro da un pugno sferrato da una persona presente tra il pubblico.

«Durante il mio intervento sul bilancio – spiega l’ex primo cittadino - sono stato interrotto da un cittadino che verbalmente ha inveito contro di me. Ho invitato il sindaco a evitare che questo accadesse e, ultimato il mio intervento, mi sono allontanato per andare a fumare. Passando vicino al disturbatore gli ho chiesto come si fosse permesso di apostrofarmi in quel modo. Per tutta risposta, l’uomo si è alzato e mi ha sferrato un pugno sul volto. Poi sanguinante ho tentato di difendermi da ulteriori aggressioni. Questa è la verità e il sindaco ha dimostrato di non essere in grado nemmeno di garantire il normale svolgimento del Consiglio e di salvaguardare le istituzioni, in quanto certamente ignora che i consiglieri comunali, nello svolgimento delle loro funzioni, sono pubblici ufficiali».

«La maggioranza - prosegue - , forte della sua incapacità, si trincera dietro l'invocato clima di pacificazione, ma, in spregio agli elementari principi di democrazia e del vivere civile, si rende istigatrice e complice di tali gravi accadimenti. Fortunatamente, prima dello scioglimento della seduta, ho invitato il segretario comunale e verbalizzare quanto accaduto».

Di Martino, dunque, alla stessa stregua di Vuilleumier, lancia gravi accuse nei riguardi degli avversari politici e, certamente, la vicenda si trascinerà nelle aule di giustizia.

La ricostruzione dei fatti di Salvatore Di Martino, tuttavia, è apertamente contestata dal capogruppo della maggioranza Franco Lanzieri.

«Di Martino – evidenzia Lanzieri - ha dapprima offeso tutti i consiglieri di maggioranza, quindi si è rivolto, con fare di sfida, verso il sindaco e, infine, si è diretto minacciosamente verso il cittadino che lo aveva contestato».

Gaetano de Stefano

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