Salerno

«Ha allattato il bimbo sbagliato»

Lo zio della neonata confusa con un maschietto dopo il parto in clinica: «Uno choc per mia sorella»

SALERNO. Ha accolto con gioia la sua bimba tra le braccia, l’ha coccolata e l’ha allattata. Quando, però, è arrivato il momento di cambiare il pannolino, ha scoperto che si trattava di un maschietto ed è scoppiata in lacrime. È andata proprio così giovedì scorso in una clinica di Salerno dove ci sono stati sei parti due dei quali ravvicinati. Sono nati a distanza di poco tempo una femminuccia e un maschietto, e lo scambio è stato scoperto nel giro di poche ore. Due mamme si sono trovate ad abbracciare l’una il figlio dell’altra e solo una delle due si è accorta per prima dell’errore.

Molto probabilmente si sarebbero perse le tracce della piccola Gessica, questo il nome della bambina, se non ci fosse stato un maschietto di mezzo. «Se fossero state due femminucce, mia sorella non avrebbe mai scoperto che non si trattava di sua figlia», a puntualizzarlo è il fratello della neomamma, Fabio Simone, che racconta com’è andata. Oppure chissà quando l’errore sarebbe venuto a galla. «Mia sorella ha partorito in mattinata e subito dopo mia nipote è stata portata nel nido senza averle applicato il braccialetto, che le è stato messo solo in un secondo momento – racconta Simone – ce l’hanno riportata vestita con una tutina rosa e mia sorella raggiante l’ha abbracciata e l’ha allattata». Poi quando nel pomeriggio le è stato cambiato il pannolino, e si è visto che si trattava di un maschietto, la gioia è sparita per fare posto alla disperazione e alle lacrime.

A quel punto il personale della clinica è corso nella camera dell’altra mamma. «Gessica, vestita d’azzurro, era tra le braccia dell’altra mamma, ignara di tutto. Alla signora è stato detto che le portavano via il piccolo per cambiargli il pannolino e solo dopo hanno portato i rispettivi pargoli alle mamme». Il clima, però, non è diventato più disteso e i dubbi aumentavano con il passare delle ore. A quel punto i familiari hanno contattato il 113 per chiedere l’intervento della polizia. Ora tutta la famiglia è in apprensione, in attesa dei risultati del Dna.

«Le bimbe nel nido quel giorno erano cinque, incluso mia nipote, e quindi oggi (ieri, ndr) mio cognato si è sottoposto al prelievo del sangue. Vuole essere certo di portare a casa sua figlia, visto che nel nido c’erano più bambine». Anche la nonna materna, che si trovava con la figlia al momento del cambio del pannolino, dice la sua a proposito dello scambio. «Non è stato uno scambio di tutine ma uno scambio da femmina a maschio. Scoprirlo è stato scioccante. Abbiamo voluto l’esame del Dna perché ci sono troppi dubbi, cioè sei parti tra cui cinque femmine e un maschio. Spero che chi ha sbagliato, ne paghi le conseguenze. Un giorno così bello è diventato un incubo». Tutti i familiari, spiega la nonna materna, sono rimasti increduli di fronte a un episodio così sconcertante. «Abbiamo chiamato la polizia per capire come sia potuta accadere una cosa così terribile – conclude la signora – Avere un bambino per mezza giornata tra le braccia e fare quella scoperta ci ha sconvolto».

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