Guide abusive a Pompei Una risiede a Eboli

Due donne dell’Est europeo sono state denunciate. E l’ex ministro Galan torna a lanciare l’allarme per i 105 milioni di fondi europei che rischiano di andare perduti

Due guide turistiche, che esercitavano abusivamente nel sito archeologico di Pompei, sono state denunciate dai carabinieri. Sono una 45enne russa residente a Napoli e duna 45enne dell’Uzbekistan residente ad Eboli . Le due donne sono state sorprese negli scavi archeologici dove, dietro compenso, stavano espletando abusivamente l’attività di guida turistica in favore di loro connazionali in visita alla città degli scavi.

Sempre oggi il presidente della commissione cultura della Camera ed ex ministro dei beni culturali, Giancarlo Galan, è tornato a lanciare l’allarme per il rischio di perdere i 105 milioni concessi dall’Unione europea per i lavori di restauro di Pompei. I soldi rischiano di non poter essere utilizzati perché i bandi di gara per l’esecuzione dei lavori non sono ancora stati emessi. «Non è responsabilità del ministro Bray, che è qui da poco – ha sottolineato Galan – e comunque il responsabile vero del procedimento in un Ministero non è il ministro bensì la struttura»