Guida de L'espresso: "La Caravella" prima fra i salernitani

E’ "la Caravella" il miglior ristorante salernitano per la Guida dell’Espresso 2011. Bene Pappacarbone, San Pietro, Capo d’Orso, Ristoro degli Angeli e la Masseria

"La Caravella" di Amalfi, da oltre cinquant’anni, è un punto di riferimento della grande cucina. E, quest’anno, torna ad essere il miglior ristorante del Salernitano (tanto da fregiarsi dei due cappelli): a deciderlo sono stati gli esperti della Guida ai Ristoranti d’Italia dell’Espresso 2011. Subito dopo altre tre nomi di spicco: Pappacarbone (Cava de’ Tirreni), l’Hotel San Pietro (Positano), Il Faro di Capo d’Orso (Maiori) che, attestandosi sui 16 punti, conservano il loro "cappello" di qualitá. Ieri la presentazione della nuova edizione della Guida, curata dal direttore Enzo Vizzari: la 33esima, ancora più ricca di schede, curiositá, suggerimenti per tutti gli appassionati di cibo e non solo.

Per il Salernitano luci ed ombre: ingressi di nuovi locali ma anche alcuni che non hanno mantenuto le promesse dello scorso anno uscendo così dalla Guida. Colpa, in molti casi, della crisi economica che ha provocato chiusure, ridimensionamenti e ricollocamenti sul mercato della ristorazione. Ma ecco di seguito le schede dei locali salernitani citati nella Guida ai Ristoranti d’Italia dell’Espresso 2011.

Agropoli. Il Ceppo conferma il punteggio dello scorso anno (13.5): un giusto equilibrio tra mare e terra e una buona carta dei vini.

Amalfi. La Caravella (17) torna ad essere la "regina" della cucina salernitana: piatti della tradizione, ma anche modernitá e sapienza nelle proposte; stesso punteggio (13) per Da Gemma, Hotel Santa Caterina e Marina Grande: conferma per Lido Azzurro (12.5).

Battipaglia. La Fabbrica dei Sapori (12.5) conferma il giusto equilibrio tra qualitá e prezzo; la Tavernola conferma il punteggio dello scorso anno (13).

Caggiano. Conquista mezzo punto in più la Locanda Severino (13,5), cucina di frontiera tra il Cilento e la Lucania.

Capaccio. Conferma la valutazione dello scorso anno l’Hotel Savoy Beach - Tre Olivi (14); quindi Nonna Sceppa (12), La Pergola (13) e Le Trabe (12). Da segnalare il nuovo ingresso de La Locanda del Mare (13,5), un B&B che ha aperto un ristorante di grande interesse.

Castellabate. I Due Fratelli (12) attingono a piene mani dalle ricchezze del mare del Cilento.

Cava de’ tirreni. Rocco Iannone mantiene, malgrado la flessione di mezzo punto rispetto allo scorso anno, il suo Pappacarbone (16) tra i migliori ristoranti della Campania; Conferma anche per L’Accartocciato (13).

Cetara. Perde mezzo punto anche Acquapazza (13,5), mentre San Pietro e Al Convento confermano la loro posizione (14).

Eboli. Il Papavero resiste anche dopo il cambio ai fornelli, attestandosi in una buona posizione (14,5).

Furore. L’Hostaria di Bacco (12) perde mezzo punto ma resta in Guida.

Maiori. Il Faro di Capo d’Orso, in uno dei luoghi più belli della Costiera Amalfitana, conferma la sua posizione (16).

Mercato san severino. La Casa del Nonno 13 mantiene la posizione dello scorso anno (15), con la "lode" di un autorevole blogger, Giancarlo Maffi.

Nocera inferiore. Perde un punto la robusta e tipica cucina del territorio de La Cantina del Vescovo (12).

Pollica. Mezzo punto in meno anche per il ristorante Mediterraneo (12), una vera e propria terrazza sul mare.

Positano. L’Hotel San Pietro sale di un punto (16) grazie alla cucina mediterranea di Alois Varlangenaeker; torna l’Hotel Le Sirenuse - La Sponda (13.5).

Ravello. Mattatore l’Hotel Palazzo Sasso Rossellinis di Pino Lavarra (15); a seguire l’Hotel Caruso Belvedere (14.5), l’Hotel Villa Cimbrone- Il Flauto di Pan (13) e a chiudere Cumpa’ Cosimo (12).

Salerno. Guadagna mezzo punto rispetto alla scorsa edizione della Guida il bravo chef Marco De Luca col suo Il Ristoro degli Angeli (14) che si conferma quale miglior ristorante della city; quindi il Ristorante del Golfo (13), Trattoria del Padreterno (12.5) e l’antica pizzeria Vicolo della Neve (12). Segnalazioni per: Da Sasa’, Dedicato a mio padre, Il Timone, La Locanda, La Spagnola.

San cipriano picentino. Anche Pietro Rispoli con la sua Masseria della Nocciola (15) perde mezzo punto rispetto alla scorsa edizione della Guida: ma resta sempre un punto di riferimento della cucina campana.

San mauro cilento. Mezzo punto in meno anche al Frantoio (12) cucina tipica cilentana.

Santa marina. Il Ghiottone conferma la posizione dello scorso anno (14).

Scala. Da Lorenzo (12), trattoria tipica sui monti della Costiera, perde mezzo punto.

Tramonti. Nuovo ingresso con un’ottima recensione per la Cucina Antichi Sapori (13); conferma il punteggio dello scorso anno l’Osteria Reale (13.5).

Vallo della lucania. Taglio di mezzo punto anche alla Chioccia d’Oro (12) presidio della tipica cucina cilentana; conferma della valutazione dello scorso anno per U’ Parlatorio (12).
Vibonati. La Cantinella sul Mare guadagna mezzo punto (13,5).

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