FOLLIA ULTRAS

Guerriglia tra tifosi, quattro identificati

Svolta nelle indagini sugli scontri tra suppoter di Nocerina e Brindisi: sostenitori molossi e pugliesi traditi dai video

NOCERA INFERIORE - Identificati due tifosi della Nocerina e due del Brindisi che domenica pomeriggio avrebbero partecipato ai tafferugli del pre-partita sia a Nocera Superiore sia a Nocera inferiore. In corso le indagini anche attraverso l’esame di vari filmati di videosorveglianza per identificare gli altri partecipanti alla lite, oltre un centinaio. Ad indagare sono la polizia di stato del commissariato di pubblica sicurezza di Nocera Inferiore, diretto dal vicequestore Aniello Ingenito , e i colleghi della Digos di Brindisi che stanno analizzando i filmati per dare un nome e un cognome ai supporter violenti pugliesi. Al momenti si contano due feriti, che sarebbero gli ultras brindisini identificati. Per fortuna hanno riportato solo lesioni lievi. La conta dei danni dopo la guerriglia di domenica è di sei vetture dei supporter pugliesi danneggiate e un’auto parcheggiata di un residente di Nocera Superiore.

La ricostruzione. Una decina di auto e mini van con tifosi brindisini, dopo essere usciti dall’A30 a Mercato San Severino, non hanno seguito il percorso prestabilito dalle forze dell’ordine: arrivati a Nocera Superiore, invece di avviarsi per via Nazionale e via Firenze, per poi giungere ai via Fratelli Fresa, via Paolo Giovio e viale San Francesco a Nocera Inferiore, e quindi allo stadio, si sono diretti per il centro di Porta Romana. Alcuni avevano anche mazze e altri corpi contundenti. Quando sono giunti in via Porta Romana, strada stretta e a senso unico, sono scoppiati i primi tafferugli: da stabilire chi abbia iniziato per prima tra le due tifoserie. Così, il corteo di auto è finito nella stretta strada mentre stavano andando allo stadio centinaia di tifosi da Nocera Superiore. Il grosso degli scontri è stato a cavallo tra le due Nocera, con il corteo di auto pugliesi in parte bloccato su via Porta Romana e in parte circondato in via Grotte e poi in via Anfiteatro, a Nocera Inferiore. Sola la vista dello schieramento delle forze dell’ordine nei pressi dello stadio ha bloccato gli incidenti. Secondo alcuni, i tifosi brindisini avrebbero tentato una furbata, uscendo dal percorso prestabilito e ben distante da quello dove si sono poi ritrovati, per prendere alle spalle i nocerini e aggredirli di sorpresa, finendo, però, nel bel mezzo degli ultras molossi che andavano allo stadio, lato Nocera Superiore. Secondo altri, i sostenitori brindisini avrebbero sbagliato strada e sarebbero stato aggrediti dai tifosi rossoneri.

Le indagini. Ovviamente, la verità si saprà solo a indagini completate. Al momento sono stati identificati due giovani, tra i 27 e i 28 anni, residenti a Nocera Superiore e identificati due loro coetanei di Brindisi. «Restringere a 90 tifosi ospiti la trasferta per poi lasciare 300 tifosi fuori ad uccidersi di botte - ha scritto, su Facebook, Daniele Arigliano , presidente del Brindisi - . Tutto questo è assurdo. Complimenti a chi ha gestito il servizio d'ordine di questa partita ». Rimane sempre un problema irrisolto per ora: perché quei tifosi brindisini si trovavano a Porta Romana? Perché non hanno seguito il percorso prestabilito dalle forze dell’ordine? Lo chiarirà la magistratura.

Salvatore De Napoli