L'INCHIESTA

Guerra nell’Arma, carabiniere salernitano nei guai

La procura chiede il rinvio a giudizio per diffamazione del militare che accusò un ufficiale del Nas di favoritismi ai parenti

SALERNO - Risponde di diffamazione e di calunnia nei confronti di suoi colleghi, accusati di favoritismi e condotte illecite nell’esercizio delle proprie funzioni, il carabiniere atteso dalla fissazione dell’udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Nocera Inferiore, nell’ambito dell’indagine coordinata dal pubblico ministero Roberto Lenza. Il fascicolo è stato inoltrato all’ufficio giudiziario nocerino direttamente dalla procura militare, per la competenza sui fatti contestati.

Al centro dell’informativa tre esposti anonimi inviati al Comando generale carabinieri di Roma, al comandante per la tutela della salute e alla procura militare di Napoli, inviati tra febbraio e marzo 2019 e spediti dall’Ufficio postale di Nocera Inferiore, contestati all’imputato, un militare salernitano 54enne in servizio con il ruolo di Luogotenente presso la Compagnia speciale carabinieri di Napoli. Negli esposti erano riportate affermazioni mirate a screditare un ufficiale del Nas di Salerno, che era stato suo diretto superiore, sostenendo che l’ufficiale in questione avesse sempre prestato servizio in Campania, tranne un breve periodo in Calabria, usufruendo di un alloggio di servizio al comando provinciale di Salerno occupato in maniera impropria, perché negli ultimi anni aveva prestato servizio presso reparti dell’organizzazione speciale, non inquadrati nell’Arma territoriale, scrivendo che lo stesso ufficiale «era inidoneo al comando e alla gestione di uomini, in quanto affetto da manifestazioni di tic da ansia nervosa incontrollata».

Alfonso T. Guerritore

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