Guerra alloggi popolari Benzina per una famiglia

La pesante intimidazione scoperta dalla padrona di casa che ha dato l’allarme La tanica con il carburante piazzata davanti alla porta: indagano i carabinieri

Una tanica piena di benzina e del carburante sparso davanti all’ingresso di un alloggio al rione Pescara: questo l’inquietante episodio scoperto ieri mattina dalla stessa padrona di casa finita nel mirino di ignoti. La donna ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Eboli, diretta dal luogotenente Garrisi. I militari, già ieri, hanno effettuato un sopralluogo per raccogliere elementi utili alle indagini. Secondo una prima ipotesi investigativa potrebbe essere una ritorsione legata all’assegnazione di alloggi popolari.

Ieri mattina i vapori nauseanti della benzina avevano all’improvviso invaso gli ambienti del vano scala dell’immobile nel rione Pescara. In un primo momento i condomini avevano pensato anche allo scarico dei fumi di un’automobile davanti al portone di ingresso. La verifica dei luoghi, invece, ha confermato un particolare inquietante: la tanica di benzina e il liquido sparso sulle scale, davanti alla porta di un alloggio, hanno chiaramente fatto capire che non si trattava di un fatto accidentale. Al contrario, si tratta di un chiaro messaggio intimidatorio. L’episodio ha sconvolto la famiglia finita nel mirino. Sarebbe bastata una piccola scintilla per generare un incendio che avrebbe potuto causare danni consistenti. Non solo agli immobili. La benzina era sulle scale e scorreva sugli scalini. Le fiamme si sarebbero subito sparse in tutto l’ambiente.

La donna, allarmata per l’accaduto, si è rivolta ai carabinieri che, giunti sul posto, hanno trovato una tanica in strada. Il recipiente era pieno di liquido infiammabile. E poi altra benzina nelle scale. La proprietaria di casa non ha saputo dare una spiegazione su quanto accaduto, nè ha saputo fornire indicazioni su chi avesse tanto rancore nei suoi confronti. I carabinieri hanno provato a fare ricerche anche tra i vicini per verificare eventuali litigi. Non si esclude che la minaccia sia una ritorsione legata all’assegnazione di alloggi popolari. Si tratta, però, solo di un’ipotesi al vaglio degli investigatori dell’Arma. I carabinieri, coordinati dal comando compagnia di Eboli, diretto dal capitano Cisternino, hanno proceduto al sequestro della tanica rinvenuta nei pressi della palazzina. Nei prossimi giorni si procederà con gli interrogatori di persone che potrebbero essere a conoscenza dei fatti.

Massimiliano Lanzotto

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