Guerra al Consorzio, Siano ricorre al Tar

San Rufo, l’ex commissario contro la decisione del presidente Canfora di sostituirlo con Esposito

SAN RUFO. Continua la guerra a colpi di carta bollata tra il Consorzio di Bacino Salerno 3 e l’ex, almeno per ora, commissario liquidatore del ramo rifiuti dell’ente consortile Giovanni Siano. Questa volta a rivolgersi al Tar di Salerno è stato proprio Siano per impugnare il provvedimento con il quale, a gennaio di quest'anno, il presidente della Provincia Giuseppe Canfora lo ha sollevato dall’incarico mettendo al suo posto Vittorio Esposito. Siano non ha accettato la defenestrazione con tanto di accuse di inerzia e irregolarità gestionali mosse nei suoi confronti tramite un dossier inviato a Canfora subito dopo la sua elezione alla carica di Presidente della Provincia. Il dossier portava proprio la firma di Vittorio Esposito, che in qualità di presidente del Cda del Centro Sportivo Meridionale di San Rufo accusava Giovanni Siano di aver commesso alcune gravi irregolarità durante il periodo di gestione del ramo rifiuti dell'ente di bacino. «Non ho intenzione di passare per il colpevole della situazione disastrosa del Consorzio – ha dichiarato Siano – e quando si entrerà nel merito davanti al Tar, dimostreremo che le cose non stanno affatto come sono state invece raffigurate da chi ha voluto farmi fuori. Proprio chi mi accusa di inerzia e irregolarità nella gestione ha invece ostacolato la mia attività di commissario liquidatore visto che non mi sono mai stati consegnati tutti i documenti che ho richiesto per poter svolgere la mia attività». Nelle prossime ore potrebbe resa nota la decisione sulla richiesta di sospensiva da parte di Siano.

Erminio Cioffi

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