IL BLITZ

Guerra a "manifesto selvaggio"e ultimatum alle imprese funebri

Raffica di multe ieri a privati che invadono abusivamente i muri della città. Incontro tra il Comune e i responsabili delle pompe funebri

Lotta al manifesto selvaggio. Anche se per la prossima tornata elettorale mancano ancora diversi mesi, l’attenzione dei vigili urbani si è concentrata verso quanti, per promuovere le proprie attivitá commerciali, finiscono con l’imbrattare la cittá. Raffica di multe, nella giornata di ieri, nei confronti di privati e imprese (attivitá commerciali, pubblici esercizi, agenzie immobiliari, studi professionali, associazioni ed assicurazioni). Nel mirino anche le pompe funebri: se entro l’8 dicembre non si adegueranno, scatteranno le sanzioni.
Gli uomini del capitano Eduardo Bruscaglin hanno infatti passato al setaccio la cittá, sanzionando quanti avevano affisso manifesti pubblicitari fuori dagli spazi consentiti. E ieri mattina, a Palazzo di Cittá, si è tenuto un vertice con i titolari delle agenzie di onoranze funebri.
Dai caschi bianchi è partito un "avvertimento": entro la fine di questa settimana, tramite i loro addetti, dovranno rimuovere tutti i manifesti di lutto che si trovano su pareti, pali della luce e sottopassi, limitandosi ad utilizzare le circa 150 bacheche che il Comune ha da tempo messo a disposizione per questo fine. Da lunedì 8 dicembre, scatteranno le sanzioni per tutti coloro che non si adegueranno al rispetto della normativa.
L’obiettivo, come chiarito dal sindaco De Luca, è quello di tutelare il decoro e la pulizia cittadina, evitando che le pareti dei palazzi diventino dei veri e propri collages di sporcizia. I controlli effettuati nella giornata di ieri hanno consentito di individuare diverse attivitá commerciali responsabili del "manifesto selvaggio". Sono stati decine i verbali elevati dagli agenti. In alcuni casi, i diretti interessati, si sono immediatamente prodigati per rimuovere i volantini e ripulire gli spazi imbrattati. Multato e denunciato anche un privato, A.C.G. le sue iniziali, che attraverso migliaia di volantini, affissi praticamente ovunque, pali della luce e cassonetti dell’immondizia compresi, pubblicizzava la sua attivitá lavorativa, peraltro abusiva: traslochi, trasporti, pitturazioni, pulizia di giardini e cantine. L’uomo aveva così imbrattato sia le facciate di decine di fabbricati privati, sia gli impianti di pubblica illuminazione, senza risparmiare le "luci d’artista" e la segnaletica stradale, che, resa così irriconoscibile, in alcuni tratti non poteva più esercitare la sua funzione. «Siamo impegnati - rimarca De Luca - in uno straordinario sforzo per rendere sempre più bella, civile e vivibile la nostra cittá. Non possiamo permettere e non permetteremo nessun tipo di comportamento cafone ed irregolare. Tutti gli abusi saranno individuati e puniti con fermezza».