Guasto idrico a Carifi E la rete perde acqua 

Mercato San Severino: gravi disagi per gli utenti di Parco San Bartolomeo  Finora nessun intervento di riparazione e la Gori è di nuovo sotto accusa

MERCATO SAN SEVERINO. La Gori spa finisce ancora una volta nel mirino degli utenti. Dopo l’incontro tenutosi a Roma la scorsa settimana tra i delegati della Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica e il presidente Acea, Luca Alfredo Lanzalone, per chiedere la liquidazione della società che attualmente gestisce il servizio idrico in molti comuni della Valle dell’Irno, un nuovo allarme è stato lanciato dai residenti del Parco San Bartolomeo alla frazione Carifi di Mercato San Severino. Un guasto alla conduttura sta causando la perdita di acqua corrente da diversi giorni senza che nessuno intervenga per ripararlo.
Nel punto in cui si è verificata la perdita si è formato una pozzanghera d’acqua abbastanza estesa, che sta procurando disagi anche ai residenti del Parco San Bartolomeo. Queste perdite idriche, oltre a determinare problemi di carattere strutturale lungo i tragitti urbani, costituirebbero anche un pericolo per gli automobilisti che, quotidianamente, percorrono queste strade, con il rischio della perdita di controllo per i veicoli e di minaccia all’incolumità dei pedoni.
Riflettori quindi puntati ancora una volta sulla Gori, accusata dagli utenti di non intervenire in maniera tempestiva ogni qual volta si verifica un guasto. Considerata la frequenza con cui si verificano queste rotture agli impianti idrici, in molti hanno sospettato che la rete delle condutture possa essere fatiscente, necessitando di un completo intervento di manutenzione, se non addirittura dell’intera sostituzione con un impianto più moderno. «Non è giusto - dichiara un residente del Parco San Bartolomeo - che si verifichi questo continuo spreco d’acqua. Oltre ad essere un peccato per l’ambiente, c’è il rischio che a farne le spese siamo noi utenti con ingiustificati aumenti in bolletta. Chiediamo agli addetti ai lavori che non solo venga riparato il danno, ma che si faccia anche un controllo completo della rete idrica per individuare le eventuali criticità presenti».
Intanto, la scorsa settimana, una delegazione dei sindaci della Rete per l’acqua pubblica, dopo aver incontrato il presidente di Acea, Lanzalone, ha di nuovo chiesto che il servizio di gestione idrica venga riassegnato agli enti locali, ciascuno per il proprio territorio di competenza. I contribuenti hanno manifestato un forte malcontento per le continue nuove voci che trovano indicate in fattura sulla bolletta dell’acqua. L’ultimo balzello, fortemente contestato, è stato quello dei depositi cauzionali, considerato ingiusto in quanto si riferisce a una voce non prevista in bolletta, che determinerebbe un rapporto contrattuale vessatorio.
Mario Rinaldi
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