“Guado”, un corto tra avanguardia e antichità

Nel cuore di Napoli le riprese del regista salernitano Carbone che sperimenta nel cinema la teoria dell’attore costitutivo

NAPOLI. L’idea è originale e, al tempo stesso, affascinante: sperimentare nel cinema la teoria dell’attore costitutivo, il nuovo riferimento di avanguardia artistica di recitazione. Così il regista drammaturgo e attore salernitano, Egidio Carbone, ha voluto trasporre, anche sul grande schermo, le sue ricerche sulle affinità tra la moderna teoria della deformazione della materia e la metafisica di un personaggio, attraverso il cortometraggio “Guado”, le cui riprese, che termineranno il 29 settembre, sono in corso tra il centro storico di Napoli, il Cimitero delle Fontanelle, il Lungomare Caracciolo ed alcuni palazzi monumentali del capoluogo partenopeo.

Protagonista dell’opera prima è la siciliana Adele Rita Perna, che ha seguito da tempo la sperimentazione dell’attore costitutivo frequentandone i laboratori sperimentali. A completare il cast ci sono da artisti emergenti del panorama nazionale e, soprattutto, del Sud d’Italia. La maschera ‘Guado’, che dà il titolo all’opera prima, è interamente realizzata in lattice da Gennaro Patrone, napoletano, diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli che ha sperimentato anche lui materiali per realizzare le sue opere d’arte.

Avanguardia e monumentalità, post-modernità e sacralità, contemporaneità ed antichità sono, dunque, le contrapposizioni fisiche e temporali che faranno da sfondo al film, in quanto la teoria dell’attore costitutivo studia le affinità tra la Moderna teoria della deformazione della materia e la Metafisica del personaggio.

Scendendo nei particolari e dando qualche anticipazione, la trama del cortometraggio narra la storia di una donna potente delle nostra epoca, che giunta in città per incontrare altri personaggi importanti, incontra una guida, che è appunto Guado, che non è altro che un’anima ribelle che la travolgerà nei vortici della vita partenopea. La donna, incoraggiata da Guado, libererà le sue emozioni, comprenderà che la forma è soltanto un rivestimento esterno, che la libertà è ben altro. E tutto il nuovo sapere lo scoprirà nei luoghi di Napoli che visiterà e nei personaggi in cui si imbatterà.

Dunque, oltre che un approccio recitativo originale, anche una trama che esplora la psiche umana, per un film che è realizzato in collaborazione, tra gli altri, con l’Università Federico II, il Comune di Napoli, napolipost.it, l’Istituto di cultura russa Jur’Evic Michail Lermontov; l’istituto di cultura Bielorussa March Chagall; l’istituto studi Settecento napoletano Domenico Scarlatti; La Camera di commercio Italo – Russa / Desk Casania.

Gaetano de Stefano

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