Guada l’Alento in jeep, ucciso dalla piena

Raffaele Cantalupo è stato travolto dall’acqua dopo essere riuscito a portare in salvo il figlio di dodici anni

CICERALE. Ha tentato di attraversare il fiume Alento con la sua jeep, ma è stato travolto dalla piena mentre portava in salvo il figlio dodicenne e un altro ragazzo. È morto così Raffaele Cantalupo, 47 anni residente a Eredita, frazione di Ogliastro Cilento, dove viveva con la moglie e due figli. E così quella che doveva essere una delle tante escursioni con il fuoristrada si è trasformata in tragedia.

Il drammatico incidente si è verificato ieri mattina nel territorio comunale di Cicerale, in una zona di confine con Perito, poco dopo le 11. La salma è stata trasportata alla sala mortuaria dell’ospedale di Agropoli. Sulla vicenda, per la ricostruzione della dinamica, indagano i carabinieri di Agropoli diretti dal capitano Raffaele Annicchiarico, giunti sul posto insieme al nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno recuperato il corpo senza vita dell’uomo dopo alcune ore. A rendere difficili le operazioni di recupero, il maltempo e le condizioni del fiume il cui livello, a causa della pioggia insistente, si è alzato notevolmente. Secondo una sommaria ricostruzione dei fatti Raffaele, che svolgeva l’attività di meccanico, era uscito con alcuni amici, tutti amanti delle escursioni sui fiumi con il fuoristrada. Aveva approfittato del giorno di festa per trascorrere qualche ora a bordo della sua jeep, come era solito fare appena aveva un po’ di tempo libero. Una giornata come tante altre passate in serenità all’aperto con gli amici. È probabile che sia stato il primo a guadare il fiume Alento, in un punto di confine tra Cicerale e Perito. Dopo aver percorso qualche metro, il fuoristrada è finito in un grosso avallamento del letto del fiume, l’acqua ha invaso l’abitacolo mentre imperversava un violento acquazzone. La vittima ha subito soccorso il figlio trasportandolo fuori dalla jeep per guadagnare la riva, aiutando anche l’altro ragazzo che era con loro, quando all’improvviso è stato travolto dalla piena, la cui portata non gli ha lasciato scampo e lo ha trascinato sott’acqua trasportandolo a centinaia di metri più a valle. Intanto il figlio dodicenne e l’altro ragazzo sono riusciti ad uscire dall’acqua e a raggiungere la sponda del fiume mettendosi in salvo. E’ scattata la macchina dei soccorsi: sul posto i vigili del fuoco, un’ambulanza del 118 della postazione di Santa Venere e i carabinieri. Il corpo è stato recuperato dopo oltre quattro ore dai sommozzatori. Il bambino, che ha visto morire il padre davanti ai suoi occhi, in stato di choc è stato accompagnato a casa insieme all’amico. Sotto choc tutto il gruppo di escursionisti, che avevano deciso di trascorrere una giornata a bordo dei fuoristrada in cerca di emozioni e che, invece, hanno perso un caro amico sempre disponibile con tutti.

Angela Sabetta

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