Gruppo Silba, dai sindacati l’appello alle istituzioni

Malangone (Uil): «Il tema è importante ma il Prefetto non ci ha ancora convocati Ai soci chiediamo di trovare un accordo per il bene di tutte le parti in causa»

Un appello al prefetto di Salerno Salvatore Malfi e alle istituzioni per istituire un tavolo che affronti in maniera costruttiva la vertenza Silba, anche alla luce della possibilità che la società sia messa in liquidazione. Antonio Malangone, segretario della Uil Fpl provinciale, lancia un altro grido d’allarme per i lavoratori della Silba, la società che gestisce le case di cura “Villa Alba” a Cava de’ Tirreni e “Villa Silvia” e “Centro Montesanto a Roccapiemonte, che da tempo sono in stato di agitazione per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi.

«La Prefettura non ci ha ancora convocato e siamo preoccupati visto che si tratta di un problema così importante», ha sottolineato Malangone in una nota. Come precisato dallo stesso sindacalista, la Uil Fpl non vuole entrare nelle diatribe societarie legate alle strutture di Cava de’ Tirreni e Roccapiemonte. Il suo obiettivo, infatti, è tutelare i diritti dei lavoratori. «Ai signori soci del gruppo Silba chiediamo di trovare un accordo per il bene di tutti: azienda, dipendenti e utenti – ha aggiunto Malangone sempre nella nota – resta il problema del pagamento degli stipendi, tenendo conto che, tra pochi giorni, scatterà la seconda mensilità non pagata». E ancora: «È necessario discutere delle rimesse pregresse in tema di compartecipazione alla spesa sanitaria. Ecco perché serve anche un incontro con i dirigenti della Regione Campania». Da qui la conclusione: «Rinnovo l’invito ai sindaci di Cava de’ Tirreni e Roccapiemonte di mantenere la guardia alta».

Nei giorni scorsi i sindacalisti dil Uil e Cisl funzione pubblica hanno partecipato ad un incontro al Comune di Cava de’ Tirreni, al quale hanno partecipato anche il sindaco, Vincenzo Servalli, e il vicesindaco di Roccapiemonte, Guerino Terrone. Nel corso della riunione i sindacati hanno chiesto ai sindaci di farsi promotori, presso la Regione Campania, di iniziative che abbiano l’obiettivo di stabilire l’azzeramento, da parte dei Comuni, della quota di Rsa, la Residenza sanitaria per anziani. In particolare Servalli è stato coinvolto in prima persona e invitato «ad impegnarsi di più affinché i sindaci degli altri comuni coinvolti soddisfino le loro pendenze nei riguardi del gruppo “Silba”».

Intanto non cessano le rimostranze da parte dei dipendenti di “Villa Alba”, che in questi giorni hanno affisso una serie di striscioni di protesta davanti alla struttura di via Pasquale Atenolfi. Lo scorso venerdì è apparso anche un fantoccio impiccato, a simboleggiare l’incertezza lavorativa dei dipendenti, che sono naturalmente preoccupati per l’ipotesi di messa in liquidazione della società.

Alfonsina Caputano

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