Grande Sarno Il progetto “unisce” grillini e Torquato

M5S e sindaco hanno molti dubbi sulla bontà dell’intervento ma viene chiesta alla giunta una chiara presa di posizione

Fronte comune, almeno in parte, sul Grande Progetto Sarno tra M5S e amministrazione, anche se i pentastellati continuano a chiedere al governo cittadino di prendere «una posizione definitiva sul Grande Progetto Sarno».

Gli attivisti del Movimento5Stelle invocano una decisione ferma da parte del sindaco Manlio Torquato e della sua squadra di Governo e attaccano il tecnico Giancarlo Giordano.

«All’indomani dell’ennesima emergenza che ha prodotto ingenti danni a persone, abitazioni, imprese della zona e alle coltivazioni agricole di queste aree alluvionate, si ripropone, in maniera speculativa e fuorviante, la disputa sulla presunta bontà ed efficacia di quanto previsto dal Grande Progetto Sarno», affermano i pentastellati locali.

Gli attivisti si dicono concordi sul fatto che esondazioni della Solofrana provocano danni idrogeologici e ambientali. «Com’è possibile che ci sia tutta questa ostinazione a portare avanti la costruzione delle vasche?». I sostenitori del movimento grillino ricordano come lo stesso geologo Francesco Ortolani abbia suffragato le tesi del M5S e dei comitati Gente del Sarno e No Vasche. «Constatiamo che anche il sindaco Torquato ha dichiarato che spesso gli interventi tampone risultano persino controproducenti, e che ha riunito intorno a lui i responsabili di Arcadis, Genio Civile e Consorzio».

Tuttavia i grillini aggiungono: «Vorremmo che l’amministrazione prendesse, una volte per tutte, una posizione chiara, affinché “enti di competenza” siano sollecitati a fare ciò che è più saggio ed urgente». Il primo cittadino ricorda che non c’è alcuna ambiguità dell’amministrazione.

«La nostra posizione l’abbiamo già presa nelle sedi competenti. Anche i 5Stelle hanno riconosciuto la sua validità».

Quindi il sindaco prosegue: «Bisogna tenere insieme l’esigenza di tutelare la salute pubblica dal rischio di inquinamento delle acque e tutelare al tempo stesso dai rischi idraulici e di alluvioni l’incolumità fisica delle persone. Le due cose – aggiunge Torquato – possono essere tenute insieme con parziale revisione del progetto. In particolare per quello che attiene il rifacimento degli alvei, degli spondali perimetrali dei fiumi e della loro pulizia prima che delle vasche su cui nutriamo dubbi. Anche sulla salubrità delle acque abbiamo fondate perplessità e contrarietà».

©RIPRODUZIONE RISERVATA