LA BATTAGLIA DELL'ACQUA

Gori condannata a restituire 11 milioni ai cittadini

L’Autorità garante ritiene illegittimo l’inserimento in bolletta della tassa di depurazione

SARNO - Bollette con rincari, la Gori deve rimborsare i cittadini per 11 milioni di euro. La società per la gestione del servizio idrico integrato finisce ancora una volta nel mirino per le tariffe troppo elevate sul consumo dell’acqua. Dopo le polemiche inerenti alle richieste di partite pregresse, di deposito cauzionale, di acconti e di maggiorazioni, adesso la Gori spa è finita nella bufera per aver inserito in bolletta ai cittadini anche la tassa sulla depurazione. Secondo l’Autorità che fa da garante agli interessi dei consumatori e degli utenti, (l’Arera, la quale a livello nazionale ha poteri di controllo di qualità e di vigilanza nei confronti dei fornitori dei servizi) vi sono state violazioni sull’applicazione delle tariffe negli anni scorsi. Nello specifico, l’Arera, con deliberazione numero 63 di quest’anno, ha contestato alla Gori la violazione delle disposizioni in materia di regolazione tariffaria del servizio idrico integrato, comminando contestualmente una sanzione di circa 500mila euro. Inoltre, con la stessa deliberazione, l’Autorità garante ha prescritto alla società di gestione idrica di restituire entro novanta giorni gli importi addebitati agli utenti a titolo di tariffa di depurazione, imponendole anche di dimostrare di avere adempiuto a quanto ordinato in tale deliberazione.

Danilo Ruggiero