Gomme bucate a chi non pagava il pizzo 

Il giudice ordina il divieto di dimora per il 50enne Mosca: tra le vittime anche il sindaco Servalli ed il suo ex vice, Senatore

Identificato il buca-pneumatici seriale che a Cava de’ Tirreni aveva preso di mira, tra le tante autovetture in sosta per le strade della città, anche quella del sindaco Vincenzo Servalli e dell’allora vicesindaco Nunzio Senatore, oggi assessore. Nella mattinata di ieri, infatti, i poliziotti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza – diretti dal vicequestore aggiunto Marzia Morricone – hanno proceduto all’esecuzione dell’ordinanza applicativa di misura cautelare personale del divieto di dimora nei confronti del cinquantenne cavese Biagio Mosca.
L’uomo, infatti, si era reso responsabile di numerosi danneggiamenti ad autovetture alle quali erano stati forati gli pneumatici a seguito di richieste estorsive di danaro non accolte, effettuate in danno di conoscenti, negozianti ed anche familiari, nonché di amministratori pubblici di Cava de’ Tirreni, al fine di ottenere favori o vantaggi. Le indagini avevano preso il via lo scorso dicembre, proprio a seguito del danneggiamento con foratura delle ruote delle automobili del sindaco Vincenzo Servalli e del vicesindaco Nunzio Senatore. Il 28 dicembre scorso, infatti, un vicino di casa dell’allora vicesindaco era uscito di casa per portare a spasso il cane e a pochi passi dalla sua abitazione in via Sabato Martelli Castaldi aveva rinvenuto la Volvo del vicesindaco con gli pneumatici squarciati. Stesso copione si era ripetuto anche per il sindaco Servalli. In via Papa Giovanni XXIII, dove abita il primo cittadino, era stata danneggiata la Peugeot usata dalla moglie.
A queste circostanze, nei giorni successivi, si erano aggiunti una lunga serie di altri episodi analoghi verificatosi su tutto il territorio cittadino e addirittura nei parcheggi di alcuni supermercati e che avevano fatto scattare un notevole allarme nella cittadinanza. Gli elementi acquisiti dal settore Anticrimine del Commissariato metelliano – anche attraverso la ricostruzione dei vari episodi delittuosi, l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, sia cittadine che private, e l’attività di riscontro che ha portato al recupero di un grosso punteruolo usato per bucare gli pneumatici – hanno condotto all’uomo.
Mosca, oltre ad aver danneggiato auto, è risultato responsabile anche di ritorsione circa favori chiesti e non ricevuti; danneggiamento nei confronti di imprenditori cavesi che non gli avevano procurato un lavoro; estorsioni nei confronti di vari commercianti cavesi per assicurarsi piccole somme di danaro; estorsioni nei confronti degli stessi suoi familiari sia per assicurarsi piccole somme di denaro e sia per indurli ad accettare accordi sui beni di famiglia. Le attività effettuate sono state riferite all’Autorità Giudiziaria che ha ritenuto il cinquantenne responsabile, in particolare, dei reati di danneggiamento con arma bianca, estorsioni e lesioni.
Soddisfatto, per l’operato del Commissariato, il sindaco Vincenzo Servalli che ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il Comando di Polizia Locale. «Un plauso alle forze di polizia è doveroso – ha commentato il primo cittadino – . Nonostante le varie polemiche anche quest’anno s’è registrato un calo complessivo dei reati sul territorio, nonostante qualche episodio sia difficilmente controllabile. Con la recente integrazione del sistema di videosorveglianza e la stretta collaborazione tra i vari organi preposti alla sicurezza e il nostro Comando dei Vigili le cose andranno sempre meglio».