«Golf a Serre: spreco di denaro pubblico»

Interrogazione al governo del senatore Cardiello mentre sedici dipendenti sono senza stipendio

SERRE. Chiusura del campo da golf a Serre, il senatore Franco Cardiello avvia un’interrogazione parlamentare per capire le responsabilità e soprattutto la sorte dei sedici dipendenti che ormai da un anno non percepiscono lo stipendio. Grande incompiuta o fallimento gestionale, il senatore ebolitano scrive al presidentedel consiglio dei ministri, Enrico Letta ed al ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, investendo così il governo centrale sulle sorti de “”Le Costiere -Persano Golf Resort”.

«L’impianto, che è stato costruito su 137 ettari di terreno appartenenti al comune di Serre e gestiti dal consorzio Royal Golf, è destinata alla realizzazione del campo da golf di Persano, per la cui realizzazione sarebbero stati spesi circa 6 milioni di euro di fondi regionali è, allo stato, abbandonato – spiega nell’interrogazione al governo centrale il senatore Cardiello - il campo da golf è stato inaugurato dall'ex presidente della Regione Campania nel febbraio del 2010 ma ad oggi è ancora di fatto incompleto».

Inaugurazione veloce, effettuata con solo 8 buche pronte rispetto alle 16 che erano previste dal progetto presentato dalla Acufon SpA, la ditta appaltante ed alla quale la società Italian golf development, che è proprietaria del 75 per cento del consorzio, avrebbe chiesto 15 milioni di euro di danni per lavori corretti. Un campo da golf costato, insomma, tra fondi pubblici e privati, 17 milioni di euro e che ad oggi risulta moroso di 480mila euro con il comune di Serre, un debito legato essenzialmente al fitto dei terreni; intan to i lavoratori da dicembre 2012 non percepiscono più nessuno stipendio, eccezion fatta per un acconto di 500 euro che è stato erogato loro ad aprile.

«Chiedo al governo quali iniziative concrete intende adottare al fine di tutelare i diritti dei lavoratori – spiega Cardiello - e soprattutto quali azioni intende porre in essere al fine di evitare che, malgrado un ingente spreco di denaro pubblico, si realizzi l'ennesima grande opera incompiuta nella nostra regione. Vogliamo sapere, insomma, se concretamente vi è stato spreco di risorse pubbliche ed eventualmente di chi sarebbero le responsabilità di una situazione del genere».

Si attende dunque un intervento del governo anche per comprendere meglio quale sarà la sorte dei lavoratori che attendono di essere pagati.

Angelica Tafuri

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