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Golene “occupate” lungo il fiume Sele Parte il censimento

CAPACCIO PAESTUM. Area golenale del fiume Sele: al via la verifica delle occupazioni delle zone demaniali. La verifica, disposta dal commissario del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum...

CAPACCIO PAESTUM. Area golenale del fiume Sele: al via la verifica delle occupazioni delle zone demaniali. La verifica, disposta dal commissario del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum Biagio Franza, è indispensabile per il consolidamento degli argini del corsa d’acqua attraverso degli interventi di messa in sicurezza. A tale proposito, l’ente consortile ha già provveduto alla delimitazione delle sponde con l’installazione di sbarre ai varchi di accesso alle aree golenali.

«Al momento – spiega il direttore dell’area tecnica del Consorzio, Guido Contini – non abbiamo conoscenza riguardo la titolarità dei terreni e le relative concessioni delle aree golenali situate in prossimità della sezione di deflusso, attualmente coltivate. Abbiamo collocato le sbarre ai varchi: chi vuole entrare nel fondo dovrà esibire l’autorizzazione all’uso dell’area. In questo modo, siamo in grado di censire tutte le aree golenali eventualmente date in concessione per effettuare i lavori di consolidamento degli argini».

I lavori di messa in sicurezza interesseranno gli argini del Sele, dove in buona parte insistono coltivazioni varie, per una lunghezza di cinque chilometri. Il censimento è necessario per comunicare ai titolari delle concessioni di aree nelle golene, impegnate nel progetto, quelli che sono i tempi degli interventi e lavori di consolidamento degli argini.

Le aree golenali spesso vengono occupate abusivamente per piantagioni e coltivazioni in modo arbitrario senza che gli agricoltori siano in possesso di autorizzazioni e concessioni.

Le verifiche avviate dal Consorzio di Bonifica sinistra Sele di Paestum consentiranno anche una sorta di regolarizzazione delle occupazioni delle sponde del fiume Sele. In alcuni tratti, infatti, la golena è stata arata, fresata e seminata senza alcun permesso. L’utilizzo non controllato né autorizzato delle aree golenali compromette seriamente la solidità degli argini, lo scorrimento delle acque in caso di piena e la morfologia del territorio, aumentando notevolmente il rischio in caso di alluvione. Laddove, siano state realizzate coltivazioni non autorizzate, le stesse possono essere causa di restringimenti del corso del fiume, a causa di persone che “allargano” i confini dei propri poderi abusando delle golene, a volte percorse con pesanti mezzi meccanici di movimentazione terra.

Angela Sabetta

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