Gli utenti rimborsati sono già cinquecento

Sono già cinquecento gli utenti rimborsati da Salerno Sistemi. Questo già a valle della sentenza della Corte d’appello, emessa nel 2014, in cui si condannava la società a risarcire per il pagamento eccessivo nella bolletta relativamente alle pertinenze. A chiarirlo è stato il presidente della municipalizzata, Vincenzo Luciano, ieri ascoltato in commissione Trasparenza. «All’epoca – spiega – come dettato dal dispositivo della sentenza, procedemmo a pubblicare tutto sui giornali e sul sito. Inoltre attivammo apposito sportello presso la società così che gli utenti potessero chiedere informazioni o portare la documentazione. Ci incontrammo, inoltre, con tutte le associazioni di categoria affinchè divulgassero la notizia e raccogliessero la documentazione. Più di questo davvero non sappiamo cosa avremmo potuto fare. Alla fine abbiamo rimborsato 500 utenti per un totale di 180mila euro». Tuttavia, a detta dei consiglieri, questo non significa che tutti abbiano saputo del dispositivo della sentenza. D’altronde, sembrerebbe che le utenze pertinenziali siano 6mila sui 68mila utenti di Salerno sistemi. «Potrebbe configurarsi – ha spiegato il presidente della commissione Antonio Cammarota – la prescrizione decennale in quanto si riferisce a un indebito arricchimento e non a un canone, per cui, dati alla mano, tutti coloro i quali hanno una pertinenza con autonomo contatore possono richiedere i dovuti rimborsi fino al 2007, in subordine al 2012». Da parte sua, il presidente Luciano si è detto pronto a verificare con gli utenti se ci siano stati dei casi non rimborsati. Non la pensano così i consiglieri Roberto Celano e Ciro Russomando secondo i quali la società deve restituire le somme indebitamente percepite senza che gli utenti debbano inoltrare l’istanza per il rimborso.
Angela Caso
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