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Gli uffici postali “appesi” al Tar

Domani ultimo giorno per 45 sportelli ma si spera nei ricorsi

GIOI. Poste Italiane ha fissato per domani l’ultimo giorno di operatività per 45 uffici postali tra Cilento e Vallo di Diano. A un mese dall’inizio della mobilitazione dei sindaci, si avvicina la riorganizzazione aziendale che prevede 37 chiusure e 8 aperture tre giorni a settimana,piano slittato dal 26 novembre al 10 e al 28 dicembre. Sono dunque ore decisive per tentare di scongiurare le decisioni delle Poste Italiane.

Per quattro centri tutto è rimandato al 10 gennaio. In quella data si discuteranno al Tar di Salerno i ricorsi proposti dai comuni di Roccadaspide per l’ufficio di Fonte (avvocato Lorenzo Lentini), Vallo della Lucania per Pattano (avvocato Marcello Feola), Laurino per Villa Littorio (avvocato Feola) e Atena Lucana per il capoluogo (avvocato Lentini), per i quali è stata accolta l’istanza cautelare. Al tribunale amministrativo, tra venerdì e lunedì, si sono rivolti anche altri comuni che però non hanno ancora ottenuto la fissazione dell’udienza: Montesano sulla Marcellana per Arenabianca, Ascea per Mandia e Terradura, Centola per Foria e San Nicola, Santa Marina per il capoluogo, Moio della Civitella per il capoluogo, Orria per Piano Vetrale, Camerota per Lentiscosa, Gioi per Cardile, Morigerati per Sicilì, Palomonte per Perazze (tutti proposti dall’avvocato Feola), Pisciotta per il capoluogo e Marina (avvocato Pasquale D’Angiolillo), Ispani per il capoluogo (avvocato Antonello Scuderi).

Resta in piedi anche la soluzione istituzionale, ovvero la mediazione del presidente della Regione, Stefano Caldoro, che il 20 dicembre si è impegnato con Andrea Salati e Nicola Parisi, sindaci di Gioi Buccino e rappresentanti del comitato di vigilanza sui servizi essenziali, a contattare l’ad delle Poste, Massimo Sarmi, e fare propria la proposta di ampliare i servizi degli uffici come avvenuto in Toscana e Basilicata.

Rosamaria Morinelli

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