Gli studenti stranieri ripopolano il Cilento 

Dati sorprendenti dai corsi erogati dal Cpia di Vallo della Lucania. Il controesodo riguarda soprattutto i venezuelani

VALLO DELLA LUCANIA . Aumenta il numero degli studenti stranieri nel Cilento. È quanto emerge dall’anagrafe degli alunni frequentanti i corsi statali serali e diurni erogati dal CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti) “Torre – De Mattia” di Vallo della Lucania, sede periferica di Salerno. Dati che sono in linea con quelli elaborati dall’Ufficio Statistica e Studi del Ministero dell’Istruzione nel focus “Gli alunni con cittadinanza non italiana”, diffuso a fine marzo.
Infatti, stando ai numeri a disposizione della segreteria del CPIA di Vallo della Lucania 299 sono gli studenti provenienti dal Centro Africa; 27 dal Nord America; 59 dall’Asia; 15 dall’America Centrale e 14 dal Sud America. Tuttavia, come viene sottolineato dalla Segreteria, il dato degli iscritti varia di mese in mese visto che include anche gli stranieri – indicati dalla Questura di Salerno – che devono sostenere solamente l’esame per l’ottenimento del certificato di conoscenza della lingua italiana di livello A2, utile al rilascio del permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo.
Nonostante ciò, il fenomeno migratorio che particolarmente colpisce il comprensorio cilentano è quello riguardante gli stranieri di origine venezuelana. A causa dell’aggravarsi delle crisi politica, economica e sociale che da diversi anni imperversa nel paese sudamericano, attualmente si sta assistendo ad un controesodo rispetto a quello che – verso la seconda metà dell’ottocento e fino alla seconda metà del novecento – ha profondamente segnato il territorio cilentano.
A tal riguardo, come spiega la professoressa Augusta Nicoletti, impegnata con gli studenti del primo livello/secondo periodo didattico del CPIA “Torre – De Mattia”, che in prevalenza sono di origine venezuelana: «Stiamo pensando di organizzare degli eventi al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica. Un modo per tenere accesa l’attenzione su ciò che sta accadendo in Venezuela e, allo stesso tempo, favorire l’integrazione di chi ha scelto di vivere nel nostro territorio e creare un ponte con i venezuelani di origine cilentana che ancora risiedono in quella nazione». Sensibilità nei confronti dei residenti stranieri (non solo venezuelani) che la docente si auspica possa andare oltre le mura scolastiche, attraverso il coinvolgimento attivo di altre figure istituzionali e culturali. Impegno sociale che andrebbe comunemente sentito, visto che anche i dati ufficiali diffusi dall’ISTAT sottolineano il fenomeno migratorio in questione.
Infatti, stando a tali rilevazioni, i venezuelani residenti nel Cilento – al primo gennaio 2017 – erano 135 (rispetto al numero totale di 200 residenti a Salerno e provincia e ai 513 presenti in Campania), presenze in aumento riguardo a quelle complessivamente registrate a Salerno e provincia nel 2011 (pari a 119). Nello specifico, a livello comunale – sempre secondo l’ISTAT – il primato spetta a Camerota con 34 cittadini di origine venezuelana (9 maschi e 25 femmine, pari al 10,93% di tutti gli stranieri presenti sul territorio), dato in crescita rispetto a quello del 2016 (9 maschi e 17 femmine, pari al 9,35% degli stranieri).
Rosy Merola
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