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Gli studenti stagisti al Comune

AGROPOLI. Gli uffici del comune di Agropoli diventano laboratori aperti agli studenti dell’Istituto tecnico economico “Vico” per tirocini formativi. Gli alunni delle classi quinte, grazie ad una...

AGROPOLI. Gli uffici del comune di Agropoli diventano laboratori aperti agli studenti dell’Istituto tecnico economico “Vico” per tirocini formativi. Gli alunni delle classi quinte, grazie ad una convenzione stipulata tra l’ente ed il preside dell’Istituto agropolese, fortemente voluta dal sindaco Franco Alfieri e dall’assessore all’Identità culturale, Francesco Crispino, in un’ottica tendente ad agevolare le scelte professionali degli studenti, mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, svolgeranno tirocini formativi all’interno degli uffici comunali dove avranno modo, sul campo, di vedere come funziona quotidianamente la macchina amministrativa di un ente pubblico.

I giovani, prossimi al diploma, avranno infatti, la possibilità di seguire da vicino i diversi funzionari e dipendenti comunali nello svolgimento delle proprie attività; nell’organizzazione della propria giornata lavorativa; nel rapporto con gli utenti; nel prendere decisioni funzionali al funzionamento dei diversi uffici operativi dell'ente. Un progetto similare era già stato attivato nei mesi scorsi anche con l’Università degli studi di Salerno, facoltà di Lingue e letterature straniere, con buoni risultati. «Siamo ben contenti – afferma l’assessore Crispino – di avere giovani che vogliono conoscere più da vicino cosa avviene quotidianamente nel nostro ente e come lo stesso lavora per servire l’ampio bacino di utenza. Il tirocinio, che dà la possibilità di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro per i discenti, nell’ambito dei processi formativi, ha anche lo scopo di avvicinare i giovani alle istituzioni, verso cui fino ad oggi hanno avuto una visione negativa». «Questi stage – conclude - daranno modo ai futuri dirigenti di domani di imparare tante cose, acquisendo un approccio più partecipativo e realistico verso le istituzioni».

Andrea Passaro