Gli studenti simulano i lavori Onu

Impegnate due classi del Da Vinci: ogni allievo aveva il ruolo di un ambasciatore

Gli studenti siedono per un giorno alle Nazioni Unite. In realtà è stata solo una simulazione, ma così rispondente al reale che i ragazzi hanno portato a casa un’esperienza davvero unica. Le classi 3°A e 3° B del Liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Salerno, unico istituto del Sud Italia, coordinate dalle professoresse Paola Culicigno e Daniela Giacomarro, hanno simulato a Roma, presso il Centro Congressi Cavour e l’università Luiss “Guido Carli”, le sessioni di lavoro che riproducono fedelmente quanto avviene nei comitati delle Nazioni Unite, secondo il metodo del “learning by doing”, mettendo in pratica tutte le competenze acquisite nei mesi precedenti, dalle tecniche redazionali di documenti tecnico-giuridici alle strategie per creare consenso intorno alle proprie opinioni. L’iniziativa ha concluso il percorso di Alternanza Scuola Lavoro ed è stata promossa dall’associazione Consules (Roma) in collaborazione con l’International model united nations association (Imuna), la United Nations Foundation, centri di ricerca internazionali e istituzioni pubbliche come l’università Roma Tre.

A questa simulazione finale gli studenti sono arrivati dopo una preparazione in cui docenti e ricercatori delle università partner del progetto hanno insegnato loro a redarre documenti che esprimono la posizione politica del paese rappresentato da ogni studente. Ogni allievo è stato infatti chiamato a interpretare il ruolo di ambasciatore Onu.

Una “competizione cooperativa” esclusivamente in lingua inglese, nella quale gli studenti si confrontano con i grandi temi che l’Italia, in quanto membro delle Nazioni Unite, è chiamata ad affrontare. In questo modo i partecipanti acquisiscono confidenza con quella prospettiva internazionale che ispirerà il loro futuro di cittadini europei e globali. Al contempo, gli studenti si dotano di skill specifici che accrescono il loro livello di professionalizzazione e permettono un migliore inserimento nel settore del lavoro.

«Gli studenti hanno partecipato con entusiasmo ai lavori, stringendo nuove amicizie e sviluppando tecniche redazionali di documenti tecnico-giuridici e strategie per creare consenso intorno alle proprie idee e proposte. Hanno imparato a valorizzare il proprio ruolo all’interno di gruppi di lavoro, migliorato la capacità di conversazione e scrittura in inglese e acquisito maggiore consapevolezza del futuro percorso universitario e professionale» spiegano i docenti.

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