Gli studenti del Menna trasformano le pareti in vivaci opere d’arte 

Murales nella zona tra il Ghirelli e il parco Pinocchio L’inaugurazione il 30 alla presenza dell’amministrazione

Le folgorazioni sono state due: il murales realizzato sul lungotevere, a Roma, dall’artista sudafricano Willian Kentridge e “War, capitalism & liberty”, la grande mostra che la capitale ha dedicato a Bansky. Da qui Mirella Monaco e Bianca Perrucci sono partite, con la supervisione della dirigente scolastica Ester Andreola, per invitare i propri studenti del liceo artistico “Sabatini-Menna” a realizzare dei murales con cui decorare la zona compresa tra il parco Pinocchio ed il teatro Ghirelli. “Umanizzazione delle relazioni basata sul concetto di amore universale”, il tema scelto dalle docenti che hanno seguito un progetto durato tre mesi, basato sia su lezioni teoriche dedicate alla storia del graffitismo e della street art, sia su esercitazioni pratiche, per passare dal disegno su carta alle bombolette spray.
L’opera collettiva porta la firma di Angela Avagliano, Alessia Carbone, Simone Cardella, Pia Casaburi, Flavia Cerrato, Antonio De Cicco, Amalia De Simone, Adriana Di Gennaro, Loris Forte, Natalia Fortunato, Alessia Laudisio, Gioiele Luciano, Sebastiano Marrazzo, Ilaria Napoli, Gaia Petrosino, Lorena Purgante, Alessia Senatore, CaterYna Skuba, Carmine Somma e Barbara Trivisone, con la partecipazione di Dino Guida e Christian Lamberti. I frutti del progetto extracurriculare, che saranno inaugurati il 30 giugno nel corso di una cerimonia a cui prenderà parte anche l’amministrazione comunale, sono decisamente eterogenei e caratterizzati da una grande creatività e dal desiderio di rileggere lo spazio urbano attraverso la lente privilegiata di una particolare forma del linguaggio contemporaneo. Si va dai due manichini senza volto scelti da Barbara Trivisone, a rappresentare il passato che frena il futuro, alle tre mani che sorreggono un oggetto con una costruzione diversa di città in corrispondenza di ognuna di esse, pensate da Kateryna Skuba. E ancora, il sistema solare e la rielaborazione della Danza di Matisse di Gaia Petrosino, l’anziana innamorata dell’amore di Alessia Senatore, il volto mezzo uomo e mezzo donna di Pia Casaburi. Alcuni studenti hanno poi deciso di focalizzare la propria attenzione su un tipo di amore universale, quello che l’uomo dovrebbe avere nei confronti della terra che lo accoglie. È il caso di Lorena Purgante, che ha voluto rappresentare animali marini in sofferenza per l’inquinamento ambientale, raffigurati con pesci fatti da rifiuti. O Amalia De Simone, che ha disegnato due mani congiunte, quasi a volersi alleare contro i danni prodotti dalle fabbriche nelle città, mentre Adriana Di Gennaro, con la sua donna in lacrime per i disastri che l’uomo perpetua contro quella che dovrebbe essere la sua principale divinità, la natura. Un gesto collettivo forte, nel segno del messaggio lanciato d Bansky: «Un muro è una grande arma, è una delle cose peggiori con cui colpire qualcuno».
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