Gli studenti del “Galilei” chiedono i laboratori

Ieri mattina il presidio di protesta dei ragazzi davanti Palazzo Sant’Agostino L’assessore Carpentieri: «Risolveremo il problema entro dieci giorni»

Senza laboratori dall’inizio dell’anno scolastico, gli studenti dell’istituto tecnico industriale “Galileo Galilei”, ora trasferiti nei locali del vicino “Santa Caterina da Siena”, ieri mattina hanno fatto sentire la loro rabbia andando in corteo fin sotto la sede della Provincia. “Vergognatevi”: questo il lapidario messaggio indirizzato ai vertici di Palazzo Sant’Agostino e affidato ad uno striscione srotolato sotto le finestre della sede dell’ente e agli slogan urlati per quasi tutta la mattinata, prima di essere ricevuti in delegazione dall’assessore provinciale alle Infrastrutture, Pietro Damiano Stasi, dal responsabile del settore Edilizia scolastica e dai vertici della società provinciale Arechi Multiservice.

Un confronto che è stato concesso dopo le richieste di spiegazioni avanzate dagli studenti, che già devono fare i conti con l’allontanamento “forzato” dalla storica sede di via Mauri, a causa dei lavori ancora in corso in un blocco dell’edificio che, una volta ultimati, potrà di nuovo ospitare le sei classi dell’indirizzo meccanico, trasferite attualmente nel vicino istituto “Santa Caterina da Siena”.

Nonostante l’assenza - «ero impegnato in una visita all’Ipsar di Siano», ha fatto sapere a fine mattinata - l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Nunzio Carpentieri, ha assicurato che entro 8, massimo10 giorni il trasloco dei laboratori sarà ultimato.

«C’è stato un rallentamento – ha spiegato – dovuto ai numerosi interventi che erano già stati programmati. Abbiamo, però, assunto l’impegno davanti ai ragazzi e lo manterremo».

Pur non condividendo il metodo, il dirigente scolastico del “Galilei”, Nicola Annunziata, ha compreso i motivi della protesta dei suoi studenti: «Siamo un istituto tecnico non un liceo. E senza laboratori – ha rimarcato il preside – l’attività didattica è fortemente penalizzata». La struttura di via Mauri – che fu sgomberata lo scorso anno dopo numerosi crolli e cedimenti – ospita una ventina di laboratori. «Attualmente – ha sottolineato, però, Annunziata – ne possiamo utilizzare solo tre o quattro. Ma, in generale, il problema resta».

Oltre alle sei classi ospitate al “Santa Caterina”, altre classi sono state accolte nell’adiacente istituto per geometri “Di Palo”. «Ma lì – ha evidenziato il dirigente scolastico – non ci sono gli spazi adeguati per le attività tecniche». L’unica speranza è che vengano completati al più presto i lavori per il nuovo blocco di aule.

Lo spera tanto anche Alin, uno studente dell’ultimo anno che ieri mattina ha fatto parte del nutrito gruppo di protestanti sotto le finestre di Palazzo Sant’Agostino: «Io quest’anno ho la maturità - spiega il ragazzo - e tutte le ore di laboratorio che rischio di saltare a causa della mancanza degli spazi sono un pericolo per la buona riuscita dell’esame»

Il preside chiede, quindi, alla Provincia di velocizzare i tempi. Ma mancano le risorse. Un tema, questo, che è stato sollevato nuovamente da Carpentieri, che deve ancora una risposta anche al dirigente scolastico dell’istituto alberghiero “Virtuoso”, Gianfranco Casaburi, che venerdì scorso aveva lamentato la mancata consegna di banchi e sedie per le nove aule allestite nella sede dell’istituto “Moscati” di via Urbano II. «Le risorse sono quelle che sono – ha detto l’assessore – e con quelle stiamo cercando di far fronte a tutto».

Mattia A. Carpinelli

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