«Gli sposi facciano offerte libere»

«Il Vangelo cammina con la carità». Con questa massima di Sant’Antonio padre Luigi Petrone, rettore del Santuario, annuncia la sua vicinanza alle coppie di fidanzati che vogliono mettere su famiglia, e alle fasce deboli della popolazione. Niente più richieste di soldi per eventi religiosi, ma libere offerte. L’invito è rivolto alle coppie intenzionate a sposarsi nel Santuario di San Francesco e Sant’Antonio dove padre Luigi presenzierà ai riti di chiunque ne farà richiesta, senza assillo economico per gli sposi. Per un matrimonio esiste solitamente una sorta di quota fissa che varia dai 100 ai 300 euro, fino a 500 euro.

Questo sarà evitato a San Francesco dove padre Luigi domenica, sul finire delle messe, ha annunciato che si affiderà alle libere offerte e per chi non ha nulla, matrimonio gratis.

Una scelta coraggiosa dal momento che i frati francescani non godono di alcun sostentamento da parte della Cei e le diverse spese per l’organizzazione e il funzionamento della struttura religiosa, vengono sostenute dalle offerte dei fedeli.

«Possono lasciare la loro offerta in base alle possibilità che hanno - sostiene padre Luigi Petrone - E’ un modo per essere vicino agli sposi in questo momento di difficoltà. E’ un regalo per il primo centenario della rifondazione della festa di Sant’Antonio e così per tutto il nostro lavoro. Insomma è un capovolgimento del modo di fare le cose. Vivremo soltanto con le offerte».

Così sarà per i matrimoni ma anche per le esequie, i trigesimi, gli anniversari e gli altri sacramenti della chiesa. Padre Luigi con questa sua ultima decisione conferma il suo attaccamento alla comunità e, in particolare, alle fasce deboli che si trovano in difficoltà proprio a causa delle ristrettezze economiche. Già due i matrimoni che saranno celebrati al Santuario, uno a febbraio e un altro a marzo, e che godranno di questa agevolazione.

Ma il mese di marzo sarà un crescendo di emozioni per la comunità religiosa di San Francesco: in occasione delle festa che ricorda i tre anni dall’apertura del luogo di culto, padre Luigi farà arrivare gente da tutt’Italia. (a.f.)