il progetto

Gli Orti sociali per anziani e fasce deboli

Favorire l’inclusione sociale attraverso un ritorno alle origini che passa attraverso la coltivazione dell’orto. Questo l’obiettivo del progetto “Tutti matti per l’orto”, promosso dal Piano di Zona...

Favorire l’inclusione sociale attraverso un ritorno alle origini che passa attraverso la coltivazione dell’orto. Questo l’obiettivo del progetto “Tutti matti per l’orto”, promosso dal Piano di Zona S3 e presentato, ieri mattina, a Palazzo di Città. A spiegarne la valenza e le modalità di attuazione è stato il sindaco Marco Galdi, il quale ha sottolineato che il progetto sarà attuabile grazie ad un finanziamento regionale di 88mila euro. «Abbiamo disposto che in tutto debbano nascere cento orti sociali, di cui sessanta in diverse zone di Cava, tra le frazioni dei Cappuccini, Pregiato e San Cesareo, venti a Tramonti e venti a Minori – ha precisato Galdi – ogni orto sarà grande tra i 50 e 100 metri quadrati e potrà essere coltivato da privati cittadini appartenenti a fasce deboli come disabili, minori a rischio o anziani, che aderiranno ad un bando che sarà emanato a breve».

Il sindaco ha, poi, aggiunto: «I coltivatori avranno diritto di usufruire del frutto del loro lavoro, ma non escluso che, con il tempo, si possa sviluppare una filiera corta che consentirà la vendita dei prodotti agricoli».

Sul valore sociale e terapeutico degli orti sociali si è soffermato, invece, Alfredo Bisogno del dipartimento di salute mentale dell’Asl, a cui hanno fatto eco il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo, il presidente Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, Simona Gargano per l’Opera nazionale mutilati e la dirigente del settore politiche sociali di Cava, Mailyn Flores. In particolare Sangiorgio ha posto l’accento sull’importanza del “recupero della dimensione culturale dell’orto”, mentre Buonomo ha sottolineato che «la riscoperta dell’agricoltura può essere una buona risposta alla crisi».

Infine la Flores ha enfatizzato «la riscoperta della spiritualità attraverso il lavoro manuale».(a.c.)

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