EMERGENZA LAVORO

Gli operai dell'Alcatel di Battipaglialasciano la fabbrica dopo un mese

I tre lavoratori dell'Alcatel Lucent da 29 giorni asserragliati nello stabilimento di Battipaglia sono tornati a casa. Gli operai erano arrivati anche a minacciare di darsi fuoco con delle bottiglie incendiarie

Giacomo, Umberto e Pietro, i tre lavoratori dell'Alcatel Lucent che da 29 giorni erano asserragliati all'interno dello stabilimento di Battipaglia (Salerno), arrivando anche a minacciare di darsi fuoco con delle bottiglie incendiarie, alle 18.45 di oggi hanno lasciato l'opificio. La decisione è giunta al termine di una lunga e snervante trattativa volta a garantire il futuro occupazionale.
Fondamentali sono state le mediazioni svolte dai sindacati e dall'assessorato provinciale al Lavoro di Salerno che sono riusciti a strappare al vice ministro per le Comunicazioni, Paolo Romani, le assicurazioni del superamento del piano industriale che prevedeva il coinvolgimento di alcuni imprenditori locali. Romani ha garantito la riapertura della trattativa con nuovi soggetti imprenditoriali e con diversi protagonisti.
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore provinciale al Lavoro, Anna Ferrazzano che da questo pomeriggio in rappresentanza della giunta Cirielli si è recata allo stabilimento Alcatel-Lucent di Battipaglia, dove vi era anche il segretario provinciale della Cgil, Franco Tavella, anch'egli impegnato nella trattativa.