Gli operai bloccano la raccolta dei rifiuti

Sciopero dei lavoratori della Ergon di Polla per gli stipendi arretrati. Dopo le garanzie della società la protesta è rientrata

POLLA. Bloccato ieri per un giorno il conferimento dei rifiuti nell’impianto di Polla. La protesta dei lavoratori della piattaforma di Polla, dipendenti del ramo d’azienda del Consorzio Bacino Sa3 in Ergon spa, è infatti rientrata in serata, quando si è appreso che l’assemblea dei soci della Ergon, prontamente riunitasi, aveva deciso di garantire ai lavoratori il pagamento delle spettanze arretrate. I lavoratori, infatti, avevano incrociato le braccia in seguito alla mancata corresponsione degli stipendi dei mesi di luglio, agosto e settembre 2013, nonché della quattordicesima mensilità.

È stata una mattinata di tensione davanti alla piattaforma di Polla: i dipendenti avevano manifestato l’intenzione di non cedere annunciando che il blocco sarebbe andato avanti fino a quando non fossero arrivate delle risposte certe in merito al pagamento degli stipendi arretrati. L’occupazione della piattaforma di Polla e dell’area di trasferenza presso la zona industriale Sant’Antuono, e il conseguente blocco della raccolta dei rifiuti avrebbero messo in ginocchio diversi comuni.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato alla forte forma di protesta da parte dei lavoratori è stata la “scoperta” che per il pagamento degli amministratori di Ergon spa sono state attinte le rispettive somme di denaro dai conti correnti bancari e dal denaro della custodia giudiziaria del Consorzio di Bacino SA3. Già nel mese di agosto i dipendenti del Consorzio e della società partecipata Ergon spa avevano incrociato le braccia a causa del mancato pagamento degli stipendi. Sciopero rientrato dopo una trattativa tra i sindacati e i liquidatori della società che aveva portato al mandato di pagamento di uno stipendio.

«Noi abbiamo dimostrato di essere dei lavoratori seri e coscienziosi - hanno dichiarato i lavoratori prima che venisse risolto il problema- ricevendo, invece, soltanto schiaffi in faccia. Non abbiamo intenzione di tollerare più altri ritardi nei pagamenti».

«I dipendenti devono riscuotere delle spettanze arretrate - ha spiegato in diverse occasioni Nicola Radesca, presidente del Collegio dei liquidatori della Ergon – legittimamente essi reclamano quanto dovuto ma noi, dal 18 luglio scorso in cui ci siamo insediati, abbiamo preso l’impegno di garantire i pagamenti ordinari in attesa di effettuare le transazioni con i comuni morosi per poter recuperare il pregresso».

Erminio Cioffi

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